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Contromanifestazione a favore del Ddl Zan, Palp: “Lucca non accetta discriminazioni e menzogne”

12 luglio 2021 | 12:13
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Contromanifestazione a favore del Ddl Zan, Palp: “Lucca non accetta discriminazioni e menzogne”
Contromanifestazione a favore del Ddl Zan, Palp: “Lucca non accetta discriminazioni e menzogne”
Contromanifestazione a favore del Ddl Zan, Palp: “Lucca non accetta discriminazioni e menzogne”
Contromanifestazione a favore del Ddl Zan, Palp: “Lucca non accetta discriminazioni e menzogne”
Contromanifestazione a favore del Ddl Zan, Palp: “Lucca non accetta discriminazioni e menzogne”

Il gruppo commenta la doppia protesta che ha radunato favorevoli e contrari alla legge nella stessa piazza lo scorso venerdì

“L’odio non è un diritto”. È questo uno dei messaggi apparso su striscioni e cartelli venerdì scorso (9 luglio) in piazza Napoleone dove un gruppo di femministe è sceso in strada per contestare la manifestazione #Restiamoliberi indetta da Pro Vita e Famiglia Onlus Toscana contro il Ddl Zan.

“La contromanifestazione spontanea ha radunato femministe, attivisti Lgbtq, e  ragazze e ragazzi che hanno scandito slogan politici alternati a cori di canzoni di Raffaella Carrà – commentano da Potere al popolo -. L’iniziativa ha colto di sorpresa lo sparuto gruppo di omolesbotransobi, talmente apolitici- come si dichiarano – da avere come padrino della manifestazione un parlamentare di Fratelli d’Italia  scortato dagli esponenti locali”.

“Da sottolineare che, a un certo punto della serata, la polizia ha incredibilmente chiesto alle partecipati e ai partecipanti a favore del Ddl Zan di zittirsi, per non disturbare il concerto di musica classica che si teneva a poca distanza, di fronte al teatro cittadino – prosegue Potere al popolo -. Tutto questo mentre il gruppo di integralisti di destra continuava a ripetere fake news sulla legge e insulti contro le persone Lgbt, udibili a grande distanza dato che utilizzavano un altoparlante con il volume al massimo”.

“Questo presidio spontaneo – conclude Palp – ha dimostrato che Lucca non accetta che gli eredi del fascismo e dell’inquisizione, travestiti da libertari, possano discriminare Lgbtq e raccontare menzogne e falsità sul contenuto della legge contro l’omobitransfobia, un provvedimento di civiltà presente in tutti i paesi Europei, tranne che in Polonia e in Ungheria”.