Santi Guerrieri: “Lucca ha bisogno di un amministratore che sia anche imprenditore”

L’esponente politico vede di buon occhio il progetto di Lucca 2032 e si propone per una candidatura nella Lega: “Auspico una grande coalizione di centrodestra e di destra che comprenda tutti i gruppi civici”
A lunghi passi si avvicinano le elezioni amministrative a Lucca, si fanno sondaggi, escono i primi nomi, c’è chi preferisce auto candidarsi e chi invece opta per un profilo più basso.
La politica lucchese scalda i motori in vista della fatidica data e in molti si chiedono chi saranno i candidati sindaco. Il primo a rompere gli indugi è stato Francesco Raspini, ma con tutta probabilità dovrà passare dalle primarie. Negli ambienti politici di destra la storia sembra essere la stessa,. In un primo tempo è stato fatto il nome di Mario Pardini, ex presidente dimissionario di Lucca Crea, adesso si torna a parlare di Remo Santini, senza contare la nuova lista civica Difendere Lucca di Fabio Barsanti e gli outsider Ilaria Del Bianco e Francesco Caredio. Un clima di incertezza che si andrà dissipando a poco a poco, ma qual è il candidato ideale per Lucca? Quali sono le caratteristiche che deve avere?
“A Lucca conta molto la capacità umana e il candidato deve nascere da un ambiente civico, per questo dico: attenzione a Lucca 2032, perché nasce da un’esperienza civica e credo che un candidato civico deve essere al primo giro di elezioni e non un ripescato – dichiara Marco Santi Guerrieri candidato della Lega alle elezioni amministrative di Capannori e presidente dell’associazione Lucca ti voglio bene – La politica non è amicizia e simpatia alle amministrative si guarda più la persona che il partito, oggi più che mai. C’è un 50 per cento di cittadini che non vota e si dimostra insofferente alla politica, è un dato di fatto. le elezioni di Milano e altre città lo dimostrano. Ma il sindaco è e rimane un amministratore a tutti gli effetti e essere amministratori comporta notevoli rischi e delle responsabilità immense. Occorre che si superino alcuni ostacoli sia da un punto di vista burocratico, sia semplicemente pratico”.
Lucca 2032, è un nuovo contenitore di idee per realizzare la Lucca del futuro, il nome già la proietta tra dieci anni alla fine di un ipotetico secondo mandato. “Lucca 2032 guarda al futuro e già il nome dice tutto, come sarà la città nel 2032 dopo due mandati di giunta? – dice Marco Santi Guerrieri – Una giunta per poter governare, ha necessariamente bisogno di tempo, il primo anno di insediamento non si può neanche contare e 4 anni sono pochi, un’amministrazione ha bisogno di due mandati. Penso agli impegni che si prendono con gli enti e la comunità, un solo mandato non basta per una città come Lucca”.
“La nostra città ha un enorme potenziale – prosegue – in molti casi l’amministrazione è rimasta immobile, ci sono beni che non sono stati recuperati, penso al mercato del Carmine ad esempio, occorre un paniere più ampio di progetti e serve un contenitore di idee futuribili trattando tutto con impegno, per realizzare la Lucca del futuro. Anche il turismo e il commercio, fiore all’occhiello del nostro territorio, ci dice chiaramente che Lucca ha bisogno di un amministratore che sia anche imprenditore”.
Mario Pardini è la persona giusta? “Lo conosco come imprenditore, ma è innegabile che ha un bagaglio storico notevole nel campo, questo dovrebbe bastare e a me basta per convincermi. Si sente parlare anche di altri nomi, ma a mio parere ci vuole più aderenza alla realtà. La situazione economica è un disastro, tutto questo colpisce il Comune e la dimostrazione è la lentezza dell’amministrazione nel preoccuparsi delle esigenze dei cittadini”.
“Si respira un clima tranquillo ai tavoli – spiega Marco Santi Guerrieri – abbiamo tre partiti e tre gruppi civici di cui uno è Lucca 2032, poi ci sono Siamo Lucca e Difendere Lucca. Sono tutti soggetti politici che ben conosciamo, immagino che per adesso staremo a vedere anche quello che accadrà in campo nazionale. Di Siamo Lucca e di Santini non se ne conoscono le vere intenzioni attualmente, al tavolo del 17 luglio forse ci saranno delle novità.Santini dalla parte dell’opposizione ha fatto cose di rilievo, ma un’opposizione non dovrebbe essere solo legata ad un fatto, ci vuole un consigliere che porti dei vantaggi ai propri elettori, perché il compito del consigliere è legato al bene della città”.
“Per questo vedo di buon occhio i comitati – aggiunge – perché possono aprire gli occhi sulle necessità dei cittadini e con loro si può avere un confronto che riguarda la vita di tutti i giorni. Non è vero che a Lucca ci sono troppi comitati, anzi sono pochi quelli veri, molti vengono costituiti solo sulla carta. Il vero comitato è quello legato al territorio e che trova appoggio nei consiglieri e nei politici, costituire un comitato è un’azione politica. Santini ad oggi non è più da considerare un candidato civico, perché un candidato civico non deve avere rapporti diretti con la politica dei partiti, cosa impossibile se si è stati all’interno di un Consiglio comunale. L’esperienza conta e Santini è un valore aggiunto alla destra lucchese, potrebbe benissimo fare una lista di coalizione di centro destra. Anche il gruppo Difendere Lucca lo vedo con una propria lista in una coalizione di centro destra, Barsanti ha fatto il suo percorso come consigliere comunale. Comunque spero in una grande coalizione di centro destra e destra, alla luce delle novità con il gruppo Lucca 2032 e, visti i precedenti, sarebbe auspicabile fin da subito”.
Difendere Lucca è una nuova lista, hanno un percorso politico di destra, Fabio Barsanti alle ultime amministrative era il candidato di Casa Pound, questo può essere motivo di divisione all’interno di una coalizione di centro destra?
“Mai dividere per trarre vantaggi, creano al contrario malcontenti e fratture, occorre dare credibilità alla politica – spiega Santi Guerrieri – Barsanti raccoglie un bacino di voti provenienti da giovani e sotto questo aspetto è molto attrattivo, si tratta di un segmento politico esplicito e fanno quello che dicono. Io prsonalmente non mi considero un conservatore incallito della destra che fu, ma un progressista, che basa il suo pensiero politico su una cosa sicura, il bisogno di andare avanti. Io vedo bene anche Difendere Lucca in una coalizione con una propria lista, perché una coalizione di centro destra è un’offerta politica al cui interno devono esserci soggetti diversi che portano a loro volta la propria offerta. Ognuno deve salvaguardare la propria autonomia all’interno della coalizione”.
Sono numerosi i sondaggi sul nome del papabile candidato sindaco, alcuni addirittura sono stati fatti su delle pagine Facebook, ma la loro affidabilità è molto discussa. “Se io metto sul gruppo Facebook di Lucca Ti voglio Bene un sondaggio sul candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative il risultato sarà diverso se lo faccio su un’altra pagina, nomi a caso, amici degli amici che votano, non c’è niente di credibile in tutto ciò. I sondaggi non servono a niente, molti sono pagati e anche quelli più seri, nelle amministrative non ci hanno mai azzeccato, è diventato più un business”.
L’esperienza politica di Marco Santi Guerrieri nasce nel 2013 e passa dalla segreteria di Fratelli d’Italia, all’ultima candidatura come consigliere comunale alle amministrative di Capannori nella lista della Lega. “Alle amministrative di Capannori la Lega mi ha chiesto di candidarmi in comune e io ho accettato e sono risultato il primo dei non eletti, ma su un territorio che non è certo il mio – precisa Marco Santi Guerrieri – Alle amministrative di Lucca 2022 offrirò la mia candidatura a consigliere comunale nella lista della Lega, facendomi forte dell’esperienza maturata. Ho sempre cercato di mettermi a disposizione nel cercare le criticità del nostro territorio, mi sono interessato di immigrazione, campi rom, antenne 5G, espropri e molto altro. Quello che ho cercato di fare è di far sentire la mia presenza sul territorio e alle persone e l’ho fatto, non da Consigliere comunale, ma da semplice cittadino. Le cose si fanno se si hanno il coraggio di farle, non servono armi particolari per segnalare le criticità, ci vuole solo partecipazione”.
“La politica che porto avanti – spiega – è legata a tre settori principali, la sicurezza, l’immigrazione e il commercio. Nel tempo ho messo a segno importanti risultati, sulla sicurezza ho istituito il gruppo Oltreserchio e tramite i contatti con le forze dell’ordine abbiamo fatto vera sicurezza sventando situazioni importanti, riducendo la tossicodipendenza e diminuendo i furti nel territorio”.
“Ho sempre fatto politica senza prendere una lira – conclude –, mi sono sempre interessato degli ultimi, pensando al valore della politica come unica possibilità per cambiare le cose. Io mi propongo all’interno di una lista partitica con un’offerta politica che proviene da 10 anni di intenso lavoro sul territorio”.