Ddl Zan, 18 associazioni lucchesi scrivono a Marcucci e Mallegni: “Votate a favore”

13 luglio 2021 | 15:15
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Ddl Zan, 18 associazioni lucchesi scrivono a Marcucci e Mallegni: “Votate a favore”

Oggi (13 luglio) la discussione del disegno legge in Senato

Noi desideriamo l’approvazione della legge. E, soprattutto, di una buona Legge, che il Ddl Zan a nostro avviso rappresenta. Per questo, vi chiediamo di esprimervi a favore del provvedimento nel passaggio al Senato, in programma a breve”, inizia così l’appello che diciotto associazioni lucchesi hanno sottoscritto e inviato ai senatori Andrea Marcucci e Massimo Mallegni. I due parlamentari, infatti, nelle prossime ore saranno chiamati, come tutti i loro colleghi del Senato, ad esprimersi sull’approvazione del disegno di legge Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità, atteso da anni nel nostro Paese.

Le associazioni firmatarie del documento sono Emergency Lucca, Ceis, Cgil Lucca, Equinozio Bottega Equosolidale, Communitas, Kethane, Vengo anch’io Lucca, Aeliante, La Città delle donne, Centro donna Lucca, Maschile Plurale, Centro Zerka Moreno, Casa Alfa Aps, Arci Lucca Versilia, LuccAut, Uaar Lucca, Amnesty International Gruppo 201 Lucca, Le maestre ignoranti. I gruppi chiedono anche ai due senatori di poterli incontrare personalmente.

“A volte, quando la discussione pubblica, in particolare quella veicolata dai mass media, riguarda temi in discussione nelle aule parlamentari, si rischia di dimenticare che essi riguardano non qualcosa di astratto, bensì la vita concreta di tante cittadine e tanti cittadini del nostro Paese – scrivono le associazioni a Marcucci e Mallegni -. Questa sensazione l’abbiamo provata e tutt’ora la stiamo vivendo, in particolare, di fronte alla discussione scaturita dal Ddl Zan, che dopo una gestazione che è parsa quasi infinita, arriva adesso finalmente all’esame dell’aula del Senato della Repubblica”.

“A proposito di tale proposta legislativa – continuano -, abbiamo sentito dire di tutto e il contrario di tutto. Abbiamo appreso quali schieramenti politici la sostengono; quali invece l’avversano; quali sono i punti sensibili, che creano più resistenze in certi settori forti della società italiana. Abbiamo addirittura compreso che la sua approvazione appare in qualche modo collegata a mille altre partite politiche, di tutt’altra natura, così come spesso accade in queste dinamiche. Quasi mai, però, giornali, televisioni e mezzi di comunicazione si sono concentrati su come questa legge, da noi tanto attesa, potrebbe influire, un minuto dopo il suo varo, sulla qualità della vita di molte persone. L’invito che rivolgiamo a voi con questa manciata di righe, in quanto rappresentanti del nostro territorio in Senato, è di partire da qui. Dall’unico punto che a nostro avviso è sensato focalizzare, se davvero l’intenzione del legislatore, stavolta, è di fornire diritti e tutele ad esigenze di persone reali, come siamo noi che le stiamo scrivendo”.

“Il senato parta dalla vita di noi donne, uomini, disabili, gay, lebische, bisessuali, transgender. Dalle esistenze delle nostre famiglie, che da tempo chiedono tutele contro le minacce di discriminazioni e violenze, che viviamo ogni giorno – proseguono le associazioni –. Noi ci occupiamo proprio di questo: cerchiamo di essere strumento di conoscenza di esperienze che troppe volte sono rimaste inghiottite in inspiegabili zone d’ombra; ci adoperiamo affinché il rispetto, l’accoglienza e la solidarietà possano essere sempre più autentici elementi fondativi della nostra comunità. Oggi, non nascondiamo che, di fronte alla prospettiva della discussione parlamentare di una legge che ci riguardi, la preoccupazione che proviamo è quasi commisurata alla speranza che nutriamo. Ci auguriamo, con tutto il cuore, che il Ddl Zan veda finalmente il suo compimento. Auspichiamo che le minacce di una sua bocciatura, o rinvio, o stravolgimento attraverso emendamenti peggiorativi, siano quanto prima spazzate via. Vogliamo avere fiducia che tutta la speranza che riponiamo in tale prospettiva non sia infine tradita, trasformandosi così nell’ennesima occasione persa”.

“Noi – concludono le associazioni – desideriamo l’approvazione della legge. E, soprattutto, di una buona legge, che il Ddl Zan a nostro avviso rappresenta. Per tutte queste ragioni, vi chiediamo di esprimersi a favore del provvedimento nel passaggio al Senato, in programma a breve. E per confrontarci sugli argomenti che abbiamo provato sopra ad esporre, vi chiediamo di incontrarvi, per uno scambio di opinioni che, da parte nostra, sarebbe sicuramente interessante e proficuo”.