Uniti per la Manifattura: “Comune e Fondazione, ora fuori i conti”

Il comitato vuole conoscere le spese per portare avanti il progetto. E alla giunta: “Il comportamento più adeguato agli errori commessi sarebbero le dimissioni, ma almeno si scusino”
“Ora fuori i conti. Chiamiamo Comune e Fondazione a rispondere”. Sono agguerriti da Uniti per la Manifattura dopo lo stop al project financing da parte di Palazzo Orsetti.
“In Comune fino a ieri – dicono dal comitato – magnificavano il progetto Fondazione/Coima, lo appoggiavano e lo esibivano a proprio merito. Oggi – dopo mesi di rilievi critici da parte di partiti di opposizione, associazioni, comitati e singoli cittadini – scoprono l’acqua calda e tentano di appuntarsi sul petto la medaglia per il suo rigetto. Eh no, caro sindaco, cari assessori e cari rappresentanti della maggioranza, non potete cavarvela così. Per oltre un anno e mezzo avete cavalcato un progetto che fin dall’inizio aveva manifestato tutte le proprie criticità, ripetutamente evidenziate, lo ribadiamo, da partiti di opposizione, associazioni, comitati e singoli cittadini, spesso addirittura derisi per questo. E questo anno e mezzo trascorso inutilmente non è stato neutro per la città. È costato in termini economici: non solo il costo degli almeno quattro professionisti esterni facenti parte del gruppo di lavoro messo in piedi dal Comune (Studio Intre; geometra Danilo Evangelisti; dottor Roberto Pistoresi; professor Giuseppe Morbidelli), ma anche il costo dei dipendenti comunali destinati all’esame del progetto e quindi distolti dallo svolgimento delle proprie ordinarie attività d’ufficio. È costato in termini di tempo: un anno e mezzo perduto, che ben poteva essere destinato a definire una soluzione fattibile per la ex manifattura, che rispecchiasse quell’interesse pubblico che – oggi – l’amministrazione comunale afferma non rinvenire nella proposta Fondazione/Coima”.
“Nonostante che con la conferenza stampa dell’8 luglio l’amministrazione e la sua maggioranza – arrampicandosi sugli specchi – tentino di nascondere il proprio fallimento, un fatto è certo – dice Uniti per la Manifattura – l’amministrazione comunale e la maggioranza che la sostiene hanno impiegato un anno e mezzo per capire quello che partiti di opposizione, associazioni, comitati e singoli cittadini avevano evidenziato da subito e questo con gravi costi per tutta la comunità lucchese. Onestà intellettuale vuole che l’amministrazione comunale e la sua maggioranza quantomeno si scusino con la cittadinanza e, soprattutto, con quella parte di essa che – da subito – aveva evidenziato i pesanti difetti del progetto Fondazione/Coima. Il comportamento più adeguato alla quantità ed alla gravità degli errori commessi nella vicenda dall’amministrazione comunale e dalla maggioranza sarebbero le dimissioni. Del resto come potranno i cittadini fidarsi dei membri della giunta comunale che, ad esclusione di Marchini che ha ampiamente informato la cittadinanza sulle criticità del progetto, hanno accettato in silenzio tutto l’iter di questa brutta faccenda?”.
“Ugualmente come potranno la dirigenza della Fondazione Crl e i membri degli organi di indirizzo far finta di nulla? – conclude la nota – Hanno speso centinaia di migliaia di euro, ma si dice oltre un milione, in consulenze ed accordi discutibili. Sono soldi che derivano dal risparmio dei lucchesi, i cittadini hanno il diritto di sapere esattamente quanti e come sono stati spesi”.