Baronti: “Agghiacciante il post di Della Nina: Youns era prima di tutto un essere umano”

27 luglio 2021 | 12:51
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Baronti: “Agghiacciante il post di Della Nina: Youns era prima di tutto un essere umano”

L’ex assessore regionale: “Sono indignato”

“Una piccola storia ignobile di ordinaria disumanità”. Così l’ex assessore regionale Eugenio Baronti definisce le frasi choc del consigliere comunale Massimo Della Nina, riguardo al caso di Voghera.

“Sinceramente, all’inizio ho pensato che l’agghiacciante post del consigliere comunale di Porcari Della Nina fosse stato un infortunio sfuggito per sovraeccitamento da parte di chi, davanti ad una tastiera, in solitudine, lontano da ogni possibile interlocutore, non riesce a trattenersi ed è portato a spararle grosse, che più grosse non si può. Invece no – aggiunge -, mi sbagliavo, il Consigliere comunale, non solo rivendica a freddo e a posteriori il suo post e considera questa sua bestialità un suo diritto costituzionale. Anche la mia indignazione è altrettanto legittima per questo consigliere tronfio e pieno di sé che decide, dall’alto della sua arroganza e intolleranza, in assoluto arbitrio, chi è qualcuno e chi è nessuno, quindi, degno di essere ammazzato”.

Youns El Bousseteoui era prima di tutto un essere umano, era un uomo, un padre di famiglia, con grandi problemi psichici, in questo caso, in una democrazia, non si lascia solo una famiglia, in condizioni economiche fortemente disagiate, ma la società, con le sue istituzioni, se ne fa carico e lo mette, prima di tutto, nella condizione di non nuocere e, soprattutto, lo sottopone alle cure di cui ha bisogno, come farebbe, o dovrebbe fare, con un qualsiasi altro cittadino della repubblica italiana. Aveva bisogno di aiuto e invece ha trovato un “assessore”, un piccolo omuncolo disumano, forte e prepotente con i deboli ma un cacasotto nei confronti dei potenti, uno pseudo ridicolo e penoso sceriffo che crede che in una democrazia, si possa girare per la città, come in un film western, con la pistola con il colpo in canna a fare il giustiziere, a decidere chi ha diritto di vivere e chi di morire. Il post del consigliere Della Nina non solo giustifica un’azione indegna e vergognosa ma addirittura arriva a sostenere che in fine dei conti non è stato ammazzato nessuno perché quell’uomo non era nessuno, un essere indegno di essere considerato parte della comunità umana. Che pena per queste miserie umane, che rabbia pensare che questo individuo è consigliere di un comune della nostra repubblica nata dalla resistenza”.