Rifondazione: “Vaccini, no alla caccia all’untore nelle scuole”

28 luglio 2021 | 10:55
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Rifondazione: “Vaccini, no alla caccia all’untore nelle scuole”

Il partito: “Concentrarsi sui docenti elude la questione sulle cause dei contagi”

“Parlando di scuola, è veramente offensivo per la nostra intelligenza, che l’attenzione dei nostri politici sia concentrata tutta e soltanto sugli insegnanti non vaccinati come se i contagi nelle scuole fossero causati da loro”. Lo dice Rifondazione Comunista di Lucca.

“La caccia all’untore serve a distogliere l’attenzione dalle cause vere dei contagi e dalla consapevolezza che dopo un anno e mezzo di pandemia niente è stato fatto per garantire la scuola in presenza – si legge in una nota -. Non una legge che riduca il numero di alunni per classe, né interventi di alcun tipo sui trasporti, quelli sì occasioni di contagio, né assunzione massiccia di personale. Ma nemmeno si è pensato di dotare le aule di sistemi di ricambio d’aria per evitare finestre costantemente aperte anche in inverno.  Anche le Amministrazioni locali, a partire dalle nostre, non hanno fatto niente per reperire spazi alternativi che potessero accogliere i nostri ragazzi. La prova più evidente e scandalosa sono gli studenti ancora costretti a studiare nei container, problema peraltro non imputabile al virus, ma che la dice lunga sull’interesse che si presta alla scuola.  Manca ormai poco più di un mese alla ripresa delle attività scolastiche e dubitiamo fortemente che in un arco di tempo così breve si riescano a fare cose che non si sono fatte in precedenza, e non ci sembra che le si vogliano fare. Così, oltretutto con i contagi in aumento, si tornerà alla didattica a distanza. Molti hanno finalmente capito i danni che questa situazione provoca nei ragazzi. La scuola non è mera trasmissione di conoscenze è scambio, interazione, socialità, relazione diretta.  La politica ha fallito e dovrà rendere conto alle nuove generazioni per quello che si doveva fare e non si è fatto, per cui c’era il tempo e anche i soldi. Ma nel frattempo a subirne le conseguenze sono i nostri ragazzi”.