Lavoro, Bindocci risponde a Guidotti: “Attacco imbarazzante, il Pd reciti un mea culpa”

Il consigliere M5S: “Lo sfido a dedicare al lavoro ed alle politiche del lavoro uno specifico consiglio comunale”
“L’attacco di Guidotti nei miei confronti è francamente imbarazzante per lui”. Così Massimiliano Bindocci risponde alla lettera del consigliere delegato Roberto Guidotti dopo le ‘provocazioni’ arrivate a margine dell’incontro con i lavoratori Gkn.
“È evidente l’attacco personale pre elettorale – prosegue Bindocci – perché visti gli scenari il Pd vuole a Lucca un M5S più malleabile a certe logiche, ed è consapevole che in materia di lavoro, di ambiente e di trasparenza con me non avrà sconti. Tornando alla polemica, ho contestato – prendendo spunto dalle assenze de Pd alla visita alla Gkn dove per il Pd c’era solo Guidotti – la politica in materia di lavoro del Pd di questi anni, parlando di jobs act, della precarietà, della riforma Fornero, dell’abolizione dell’articolo 18 e lui mi replica con questioni ombelicali. Dove ero all’inizio dell‘ultimo consiglio comunale? Che tristezza”.
“Per quanto riguarda il Comune di Lucca – si legge nella nota – potremmo parlare ad ore delle condizioni di lavoro in alcune partecipate, ed anche dei percorsi di carriera nella macchina comunale, del rispetto dei lavoratori al Ctt, al Giglio, a Sistema Ambiente, a Lucca Riscossioni Servizi e sopratutto negli appalti. I posti persi nelle Rsa, gli orari alle mense, le pressioni nelle pulizie, le condizioni di coloro che lavorano nell’archivio meriterebbero tutte degli approfondimenti. Ma anche dei posti di lavoro persi all’ostello. In questi anni sono stati falcidiati posti di lavoro e diritti, in Italia ed a Lucca. Per non parlare della sicurezza, dove grazie al Pd è stato smantellato il servizio prevenzione e protezione dell’Asl, sono ormai rimasti in due gatti”.
“Se il Pd a Lucca spera di risolvere le sue contraddizioni in materia di lavoro con delle iniziative di facciata o attaccando me oppure appiccandosi medaglie con qualche convegno o con qualche sindacalista di comodo – prosegue Bindocci – sappia che non servirà a niente. Ormai l’abbandono del tema lavoro è palese, basti pensare al recentissimo sblocco dei licenziamenti. Capisco perché Guidotti preferisca parlare del dito e non della luna. E potremmo parlare anche delle piccole imprese e delle partite Iva, abbandonate dal Pd in questi anni. Avevo chiesto di far lavorare come previsto con lavori socialmente utili i percettori del reddito di cittadinanza, ma niente”.
“Ho la sensazione che in materia di lavoro il Pd eccella solo nell’attività clientelare, porta preferenze, ma non risolve i problemi della città e del paese. Ebbene – conclude Bindocci – credo che la politica dovrebbe fare altro e sfido Guidotti a dedicare al lavoro ed alle politiche del lavoro uno specifico consiglio comunale, per pensare davvero a quello che si può fare per il lavoro a Lucca, può essere l’occasione per il Pd – che lui presiede in Consiglio – per recitare il ‘mea culpa’”.