Santini: “Manifattura, nuovi contatti con Coima ci sono stati: il Comune non ha imparato la lezione”

11 agosto 2021 | 16:15
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Santini: “Manifattura, nuovi contatti con Coima ci sono stati: il Comune non ha imparato la lezione”

Il leader di Siamo Lucca: “Il sindaco può anche smentire ma noi sappiamo per certo che i contatti sono ripresi”

“L’amministrazione di centrosinistra alla guida della città? E’ come il lupo che perde il pelo ma non il vizio, e la vicenda della Manifattura Sud ne è un esempio lampante”. Remo Santini, capogruppo di opposizione della lista civica SìAmoLucca ed ex candidato sindaco, torna a parlare del futuro del grande immobile del centro storico soffermandosi sull’azione del Comune.

Dopo il fallimento del project financing proposto da Coima e Fondazione Cassa, che non garantiva l’interesse pubblico e, oltre alla cessione per sempre dell’edificio a 110 euro al metro quadro, prevedeva la perdita dell’incasso dei parcheggi a favore del privato – spiega Santini – tutti pensavamo che la giunta Tambellini-Raspini facesse una doverosa pausa di riflessione. E invece no: in perfetto stile trasparenza zero, nel pieno del mese di agosto promuove in gran segreto incontri nei quali si cerca di  perfezionare nuovamente la vendita della Manifattura Sud proprio al fondo Fondazione-Coima. Inutile che il sindaco queste riunioni le smentisca, perché sappiamo per certo che si sono tenute, come ho svelato per primo nel corso di uno degli ultimi consigli comunali.  Evidentemente non si è imparata la lezione, mentre resta davvero inconcepibile  che un’amministrazione che scadrà tra meno di 8 mesi, voglia a tutti i costi portare avanti un’operazione tra l’altro non contemplata dal programma elettorale. Comprendiamo si debba coprire il nulla prodotto dai due mandati, ma si è superata davvero la decenza”.  Santini fa poi un’analisi del tentativo di strumentalizzazione dei fatti che hanno portato all’accantonamento del project financing.

“I consiglieri comunali, i comitati e le associazioni nonché il movimento spontaneo di cittadini che sono stati determinanti nello smascherare un piano – prosegue Santini – che tra l’altro avrebbe previsto la realizzazione di 4000 metri quadri  di negozi, con un piazza commerciale collegata direttamente alle mura con una passerella, sono stati bollati come disfattisti, come quelli del no a prescindere o che volevano sferrare attacchi diretti solo agli attori dell’operazione. In realtà il nemico pubblico numero uno della ristrutturazione della Manifattura Sud e anche del possibile arrivo di Tagetik è il Comune stesso, che con il suo comportamento mirato a studiare il sistema di aggirare le normative, ha messo a rischio tutto.  Continuando a fare madornali errori”.  Poi un’ulteriore considerazione. “L’amministrazione si confronti con tutti i soggetti interessati al recupero del mega edificio perché ce ne sono anche altri, come ad esempio Music Innovation Hub, che il 24 settembre verrà a Lucca con i propri vertici per confermare l’interessamento alla rigenerazione del complesso – conclude Santini -. La città sposi un processo partecipativo vero. Dove tutti sono messo sullo stesso piano, senza favoritismi. Solo così si fa il bene di Lucca, mantenendo al contempo la proprietà  pubblica della Manifattura Sud. E consegnando alla prossima amministrazione comunale, quella che scaturirà dal voto nella primavera del 2022, la decisione su quale strada intraprendere. Una scelta che si propone di cambiare per sempre il volto del centro storico va ponderata, e le funzioni da attribuire all’immobile devono essere stabilite prima”.