Disoccupati per il decoro della città, SìAmo Lucca: “Nostra proposta amplia la platea dei beneficiari”

La lista civica risponde al Partito Democratico: “Il progetto Ventaglio? In tre anni ha coinvolto solo una trentina di persone”
Continua la polemica dopo la proposta avanzata da SìAmo Lucca per assumere disoccupati che si occupino della manutenzione e del decoro della città. Dopo la replica dei consiglieri del Partito democratico in merito a quella che sarebbe un’idea già attivata dal Comune tre anni fa con il progetto Ventaglio, a rispondere è di nuovo la lista civica.
“Temevamo che il Pd non avesse capito nulla, purtroppo ne abbiamo l’ennesima riprova: ciò che proponiamo noi, ovvero formare squadre di disoccupati per occuparsi del decoro urbano che fa letteralmente acqua da tutte le parti, è totalmente diverso rispetto al progetto Ventaglio attivato dall’amministrazione comunale a partire dal 2018: è questo partito re della mistificazione che si candida a governare la città per altri 5 anni? – si chiede SìAmo Lucca -. Innanzitutto si parte dalla profonda diversità della modalità con cui andare a individuare queste persone, ovvero attraverso candidature che vengono presentate direttamente dai cittadini partecipando ad un avviso pubblico diramato dall’amministrazione. Un elenco che potrà essere poi trasmesso dal Comune a una cooperativa che si aggiudicherà il servizio dopo aver espletato una gara anch’essa pubblica. Tutt’altra cosa rispetto a un’iniziativa meritevole, che secondo noi deve proseguire, come il progetto Ventaglio stesso, che invece si rivolge in particolare ai soggetti svantaggiati così come stabiliti ai sensi dell’articolo 112 del decreto legislativo 50/2016″.
“Dispiace sinceramente, ma non ci stupisce, che il Pd abbia il paraocchi, non veda la disastrosa situazione in cui versano intere zone sia in centro che periferia – prosegue la nota – e voglia strumentalizzare il tema del lavoro. La nostra proposta è rivolta indistintamente a tutti coloro che sono iscritti all’ex centro per l’impiego e hanno una dichiarazione Isee con un basso indicatore, e va ad intercettare in maniera trasparente tutti coloro che sono in difficoltà a causa della crisi economica, non solo alcune categorie. Quindi un progetto più ambizioso che coinvolga tutti indistintamente, che possa ampliare decisamente la platea dei beneficiari andando a formare liste sulla base di chi si propone direttamente. E porti a formare squadre che di volta in volta potranno occuparsi anche di specifiche aree e monumenti, pensiamo ad esempio alle Mura. Insomma, squadre permanenti che svolgano un lavoro quotidiano, non saltuario. Un sistema differente rispetto a quello che ha portato in ben tre anni a coinvolgere una trentina di disoccupati”.