Del Ghingaro: “Mi piacciono le partite politiche impossibili e i nuovi obiettivi”

17 settembre 2021 | 10:03
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Del Ghingaro: “Mi piacciono le partite politiche impossibili e i nuovi obiettivi”

Il sindaco di Viareggio in un post: “Serve nuovo coraggio? Ce lo mettiamo”

Una nuova sfida politica: si dice pronto ad abbracciarla, con le idee chiare, il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro. Un nuovo, percorso, dice, per quanto tortuoso. E non è mancato chi ha già voluto leggere fra le righe una disponibilità a scendere in campo per le elezioni amministrative del 2022 a Lucca. Del Ghingaro però non fa riferimento ad alcuna partita elettorale specifica.

“Mi son sempre piaciute le partite politiche impossibili, le sfide sincere, quelle dove non ci sono nè alibi, nè scuse – scrive in un post su Facebook -. Quelle che se le perdi almeno c’hai provato e se le vinci sono vittorie vere. A Capannori nel 2004, con un sindaco uscente forte e ben conosciuto, sembrava impossibile ed invece ce la facemmo e governammo con gran belle persone per dieci anni e di quel periodo ho ricordi struggenti e preziosi. A Viareggio nel 2015 era solo assurdo il pensarci, considerato il dramma del dissesto finanziario e la situazione imbarazzante in cui versava la città. Ci riuscimmo lo stesso, nonostante fossi considerato uno straniero e abbiamo fatto il bis un anno fa, con uno straordinario risultato ed una brillante squadra di donne motivati, competenti, appassionati. La bellezza di quest’avventura è struggente e riconoscibile passando anche solo qualche ora nelle braccia della città che l’ha generata. Battaglie politiche vere, dure, giocate nel fango, senza esclusione di colpi, con pochi ombrelli a ripararci dal temporale, dai tuoni, dai fulmini. Queste sono le gare vere, quelle che vincerle regalano orgoglio e felicità”.

“Nel mezzo – commenta Del Ghingaro – ci sono gli anni del duro lavoro, dell’impegno continuo, dello studio, dei tanti imprevisti e delle delusioni, ma ogni tanto ti scuoti, ti ricordi la partenza ed il traguardo appare più vicino. Sì, mi son sempre piaciute le partite difficili in politica, senza culle e senza parastinchi, dove i colpi si sentono e fanno male, dove non ti risparmi e tralasci perfino gli affetti, per buttare quella benedetta palla in rete. Mi piacciono ancora, nonostante gli anni impegnativi passati, le fatiche fatte, le carte lette, le tante, tante, decisioni prese. Ho chiaro in testa i nuovi obiettivi, la strada tortuosa del fare, il nostro orizzonte bello terso, e questo m’intriga parecchio, con l’entusiasmo di un ragazzo. Ogni tanto ci penso e credo sia giusto qualche volta anche scriverla, questa sensazione rara che regalano i viaggi sconosciuti, ma in buona compagnia. Serve nuovo coraggio? Ce lo mettiamo”.