Annale (Pci): “Sanità, si trovino i fondi per il turnover”

L’esponente del partito comunista: “In caso contrario Giani deve dimettersi”
“Finanziamenti immediati o dimissioni”. E’ quanto chiede Paolo Alessio Annale del dipartimento sanità del Pci in riferimento alla mancanza di fondi per garantire il turnover nei servizi sanitari.
“La Regione non ha le risorse economiche per finanziare le assunzioni destinate a garantire, almeno in parte, il turnover del personale sanitario impoverito progressivamente da pensionamenti e fughe verso il settore privato. Al di là degli annunci e delle dichiarazioni di intenti, con la logica che abbiamo più volte denunciato in un gioco di continui rimandi, non sa far di meglio se non attribuire le responsabilità al Governo che non trasferisce le risorse necessarie per coprire le spese in eccesso dovute alla gestione del Covid. E ancora una volta nessuno sembra disposto a vedere e a denunciare come la sanità fosse gravata da enormi problemi ben prima della pandemia, come la politica dei governi di centro destra e centro sinistra, con i quali la Giunta Giani condivide la matrice, abbia scientemente e sistematicamente aggredito la Sanità Pubblica non solo attraverso costanti de-finanziamenti ma arrivando a minarne le basi, intervenendo finanche sul Titolo V della Costituzione, spingendo verso una regionalizzazione esasperata e aprendo la strada alla sanità privata, in una visione sempre più mercificata della salute”.
“In Toscana poi – aggiunge – in nome della sostenibilità del sistema pubblico, si è attuata una riforma che oggi si mostra in tutta la sua gravità, avendo allontanato i centri di responsabilità dai luoghi di lavoro, che sono rimasti così impoveriti, determinando sfiducia e disorientamento tra i lavoratori, esposti a turni massacranti e in condizioni di minor sicurezza. Uno stato di cose che fa temere, così come oggi denunciano i più illuminati e lungimiranti, che anche le non poche risorse del Pnnr possano trovare difficoltà ad essere impiegate correttamente nel settore pubblico secondo gli auspici generali e che siano al contrario incanalate in settori che privilegino gli interessi privati, che ben poco hanno a che fare con una visione pubblica della tutela della salute. A tutto questo non possiamo che opporci con forza, reclamando che la politica restituisca dignità alla Sanità pubblica, che restituisca dignità ai lavoratori. La Regione abbandoni le lamentazioni e mostri la cifra del proprio spessore politico, se ne ha, chieda attraverso la politica che la sanità riceva i finanziamenti appropriati, perché sia garanzia di salute per tutti e non un ambito di mercato per pochi“.
“Il presidente – dice Annale – ponga sul tavolo le proprie dimissioni e dell’intera sua Giunta qualora il Governo non adotti immediatamente i necessari correttivi, per garantire una sanità pubblica degna di questo nome ai lavoratori e alle lavoratrici, alle cittadine e ai cittadini della Toscana”.