Altopascio, sei domande ai candidati: risponde Sara D’Ambrosio

30 settembre 2021 | 21:51
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Dalle scuole all’urbanistica e la visione del paese fra cinque anni: “Nel nuovo regolamento urbanistico aree residenziali di qualità ma attenzione anche all’edilizia popolare. Saremo un comune all’avanguardia”

Sei domande ai candidati sindaci di Altopascio, uguali per tutti, in vista del turno elettorale di domenica (3 ottobre) e lunedì.

A rispondere è la candidata Sara D’Ambrosio, sostenuta dalle liste Sara D’Ambrosio Sindaco, Viviamo Altopascio, Partito Democratico, Europa Verde – Altopascio Verde Socialista.

Edilizia pubblica e privata: quali iniziative nel prossimo quinquennio per garantire decoro, limitato consumo di suolo e una sistemazione decorosa per i cittadini in difficoltà?
Partiamo dall’edilizia pubblica: sul territorio abbiamo 98 case popolari, dieci sono state assegnate in questi cinque anni. Insieme a Erp, la società pubblica che gestisce le case popolari, abbiamo predisposto un piano di migliorie ed efficientemente energetico (con il Superbonus 110 per cento) nella maggior parte degli edifici esistenti per un totale di 266mila euro. Un piano che in parte è già iniziato e che continuerà nei prossimi mesi. Nei prossimi cinque anni vogliamo liberare nuovi alloggi favorendo il riuso di fabbricati esistenti: ad Altopascio abbiamo moltissimi immobili sfitti e invenduti, che potrebbero essere riqualificati e utilizzati per andare incontro alle famiglie con maggiori difficoltà e più necessità. La Regione Toscana in questi anni ha pubblicato bandi per aumentare gli immobili da mettere a disposizione dell’edilizia residenziale pubblica, la strada da seguire è proprio questa.
Sul fronte dell’edilizia privata, con il nuovo regolamento urbanistico, il cui iter è iniziato e la cui luce verrà vista nel prossimo mandato, sono previste aree residenziali di qualità, in netta contrapposizione con il passato, dove si sono fatte intere lottizzazioni senza i servizi essenziali e principali, dai marciapiedi alla luce, dai parcheggi alle aree verdi. Il nostro obiettivo è ridurre gli oneri di urbanizzazione per andare a realizzare tutto ciò che è mancato nel passato, partendo proprio dalle zone residenziali rimaste incomplete. Qui vogliamo realizzare marciapiedi, parcheggi, parchi. 
Inoltre, per andare incontro ai professionisti, sostenere il settore dell’edilizia e semplificare le norme, vogliamo attivare uno sportello dedicato al disbrigo e alla semplificazione delle pratiche e delle sanatorie per i vari bonus legati all’edilizia, all’efficientemento energetico e alla ristrutturazione di immobili. Prevediamo inoltre una semplificazione delle norme edilizie per gli immobili storici.

Uno degli ingressi del paese, una delle cartoline da visita del Comune, è macchiato da un grande volume industriale abbandonato da anni: l’ex molino Gori. Qual è il vostro progetto per recuperare quest’area? A cosa sarà destinata per il futuro?
Ci sono degli investitori interessati per l’acquisto dell’area: l’area è chiaramente privata quindi ogni passaggio va concordato e sviluppato insieme alla proprietà. Per noi, però, c’è un punto fermo chiarissimo: quello spazio non diventerà una grande struttura di vendita, non diventerà un centro commerciale. La previsione per farla diventare centro commerciale è invece prevista nel regolamento urbanistico delle precedenti amministrazione: noi, col nuovo piano operativo, andiamo a cambiare completamente questa prospettiva. Creare lì, alle porte del centro paese, un centro commerciale vuol dire condannare a morte certa il capoluogo, la vivacità di negozi e attività del centro, delle piazze, di via Cavour. Per noi è molto importante realizzare qui aree pubbliche da destinare a servizi, aree verdi, luoghi di aggregazione e di ritrovo, partendo proprio da una riqualificazione importante, completa, definitiva dell’immobile, anche con l’obiettivo di ridurne i volumi. L’altra porta di ingresso del paese, invece, su via Bientina, è stata già riqualificata: lì c’era l’inceneritore, oggi c’è l’isola ecologica.

Per il capoluogo nei vostri progetti c’è la creazione di un unico polo scolastico?In un Comune in cui ormai la popolazione ha superato i 15mila abitanti, nei vostri piani c’è anche la richiesta di ospitare una scuola superiore/secondaria di secondo grado?
No, non c’è l’idea e neppure l’utilità di creare un unico polo scolastico da fare in un unico spazio. La nostra visione è di dare vita a un polo scolastico diffuso, come lo sarà nei fatti: la nuova scuola media e il nuovo palazzotto dello sport (entrambi spazi progettati da questa amministrazione e interamente finanziati grazie all’aggiudicazione di bandi regionali per un totale di 10 milioni di euro) sorgeranno in via San Francesco d’Assisi. Tra questo spazio e le attuali scuole elementari sorgerà anche il nuovo asilo nido e lungo il percorso si incontra anche la scuola dell’infanzia di via del Valico. Eccolo il polo scolastico, un polo scolastico diffuso, nel quale i nostri bimbi e ragazzi potranno crescere sfruttando luoghi e spazi all’avanguardia, belli, sicuri, accoglienti, polifunzionali. Nella nostra idea c’è la volontà di realizzare un percorso ciclopedonale sicuro, immerso del verde, che colleghi le nuove scuole con quelle esistenti, fino al parco Unità d’Italia e all’area degli orti urbani della Paduletta, interessati oggi da un progetto di ampliamento per aumentare e riqualificare interi spazi pubblici. Accanto a questo, la nascita delle nuove scuole ci darà la possibilità di realizzare i marciapiedi su via del Valico.
Altopascio ha aumentato il numero dei suoi abitanti negli anni, ma chi amministrava non ha mai pensato alla necessità, all’urgenza, di realizzare nuovi spazi. Oggi abbiamo difficoltà ad accogliere i nostri ragazzi nell’attuale scuola media, per mancanza di aule: molti di questi ragazzi vanno in comuni vicini. In questi anni abbiamo dovuto ricavare nuove aule e nuove soluzioni per rispondere alle nuove esigenze della scuola e per accogliere i nostri ragazzi nel miglior modo possibile secondo i nuovi protocolli Covid. Per fare questo abbiamo addirittura dovuto prendere in affitto spazi privati da destinare ad aule didattiche: il problema sta esplodendo, noi ci siamo messi lì, abbiamo progettato le soluzioni, abbiamo partecipato ai bandi e li abbiamo vinti. Questi cantieri partiranno nel prossimo mandato.
Per quanto riguarda la possibilità di accogliere su Altopascio una scuola superiore: trovo questa ipotesi molto interessante. Il nostro paese potrebbe ospitare un istituto alberghiero, una scuola che darebbe uno sviluppo ad Altopascio stesso, trattenendo qui i suoi giovani e promuovendo un percorso scolastico e didattico che possa tenere insieme turismo, pane, tradizioni del territorio, commercio, accoglienza, via Francigena, cultura, eventi, nuove possibilità.

Nei prossimi cinque anni è prevista la realizzazione di nuovi parcheggi anche per favorire le visite in centro storico? Intendete eliminare i parcheggi a pagamento in centro?
Il centro di Altopascio ha un problema di carenza di parcheggi. L’obiettivo è riqualificare zone centrali del paese oggi dismesse e abbandonate, anche attraverso l’acquisizione e l’abbattimento di questi immobili, per ricavare aree da destinare a parcheggi. Per quanto riguarda la gratuità: beh, direi che questo non sia un problema di Altopascio, visto che abbiamo le tariffe tra le più basse d’Italia. Con cinquanta centesimi si può lasciare l’auto parcheggiata per mezza giornata, c’è una gratuità importante sulla prima mezz’ora e sulla domenica: avere parcheggi a pagamento, seppur minimo, ci consente anche di garantire un ricambio in paese, utile per i commercianti. Quello che possiamo fare è aumentare la possibilità di abbonamenti ai residenti per piazze, ma anche per le vie secondarie e prevedere una fascia oraria come parcheggio gratuito. Il paese negli ultimi anni, Covid a parte, ha vissuto un incremento nel numero dei turisti e dei visitatori: una delle prime cose che faremo è l’inaugurazione del punto informazioni turistiche, la cui apertura è stata bloccata dall’arrivo della pandemia. È attualmente in corso il cantiere per riqualificare il parco delle Mura castellane, rendendolo un vero parco, capace di valorizzare le Mura storiche e capace di essere realmente accessibile a chiunque. Il nuovo percorso porterà il visitatore direttamente nel rinato complesso dei Silos del grano di piazza Ospitalieri, che ospiterà un percorso museale molto suggestivo. La valorizzazione del centro passerà poi dalla riqualificazione delle piazze storiche, con arredi rinnovati e con il restauro di Porta dei Vettori, proprio come abbiamo fatto con Porta dei mariani. Completa il percorso di valorizzazione il percorso fitness-natura capace di collegare tutti i parchi del capoluogo, per dare agli sportivi e ai cittadini una vera attrazione di sport e movimento all’aria aperta e la riqualificazione di via Cavour, trasformandola in un vero corso dedicato al passeggio, alla convivialità, all’aggregazione, allo shopping.

Non solo centro storico: quali sono i tre principali progetti per le frazioni e i paesi del territorio comunale?
Uno dei problemi principali del nostro paese è l’assenza dei servizi principali, che ci siamo portati dietro per decenni: questo mandato è stato quello dei servizi idrici, dell’illuminazione e di una buona parte di asfaltature, il prossimo sarà quello delle fognature, della fibra, della copertura di rete con antenne posizionate nei luoghi giusti, lontane dai luoghi sensibili, ma capaci di garantire segnale alle zone oggi scoperte, dei servizi di prossimità da portare sul territorio (dal contributo per le vie vicinali e per le corti al piano straordinario di manutenzione, pulizia e ricavatura delle fosse; dai servizi al cittadino con la presenza del Comune e dell’amministrazione sul territorio alla polizia di prossimità).
Crescere tutti, alla stessa velocità. Vogliamo potenziare gli orari degli uffici postali e scongiurarne la riduzione. Continueremo ad erogare contributi per circoli, comitati paesani, associazioni sportive e di volontariato e parrocchie, che sono il cuore pulsante del territorio. E proprio per il territorio vogliamo una cura particolare, con l’introduzione dei cantonieri di frazione, con l’adozione di piani straordinari per la manutenzione di strade e fosse e per installare nuova illuminazione.
Nelle frazioni: sicurezza per gli incroci pericolosi con nuove asfaltature e dossi nei quartieri; stop agli allagamenti ai piani terra con pulizia straordinaria e ricavatura fosse stradali e realizzazione nuove griglie per lo scolo dell’acqua; nuove linee di pubblica illuminazione; ogni anno nuovi servizi (fognature, servizi idrici); investimenti nei cimiteri, con ampliamenti, nuovi posti e maggior cura; organizzazione di eventi nelle frazioni, per rivitalizzare ancora di più il territorio nella sua interezza; percorsi ciclopedonali nelle frazioni.
Per Badia Pozzeveri: realizzazione della nuova scuola elementare di località Agliaio e trasformazione della scuola esistente in un luogo di aggregazione e di ritrovo per tutta la frazione; trasformazione del parco giochi di località Agliaio in un parco attrezzato e sportivo completo per tutti; contributo straordinario per riqualificare corti e vie vicinali; nuovi marciapiedi dove mancano; valorizzazione ulteriore della via Francigena con cartellonistica, cestini e interventi di decoro; recupero dell’antica Abbazia Camaldolese e successiva riapertura al pubblico. Siamo inoltre nel progetto della ciclabile sulla Francigena insieme agli altri comuni della Piana, con le nuove risorse europee riusciremo a realizzare questa infrastruttura che potrà garantire un’ulteriore attrazione per il nostro territorio. Togliere mezzi pesanti dalla frazione per dare più sicurezza e vivibilità, grazie alla realizzazione della Circonvallazione e del sottopasso ferroviario. 
Per Marginone: passerella pedonale sul ponte autostradale di via Mammianese e, in attesa della passerella, attivazione di un semaforo a chiamata per consentire il passaggio in sicurezza dei pedoni. Un problema che è nato con la precedente amministrazione e che noi ci siamo trovati già appena insediati. Andiamo avanti inoltre con un nuovo centro per la frazione, con riqualificazione della piazza, realizzazione di marciapiedi, dalla nuova passerella fino alla fine del centro abitato, località Zonzone compresa, e sistemazione del parcheggio; attivazione, insieme ai cittadini, del percorso che porterà alla modifica dei nomi di quelle strade e località oggi introvabili dai corrieri, dai mezzi di soccorso e dai servizi postali; ristrutturazione ex scuola di Ponte ai Pini per farla diventare luogo di aggregazione; percorso fitness al parco e realizzazione di un’area sportiva attrezzata nell’area dello spazio sagra, da progettare insieme al circolo paesano. Un luogo di attrazione e di sport per tutte le età, uno spazio bello e polifunzionale. Si procede poi con la realizzazione della nuova scuola elementare, da realizzare accanto alla scuola materna: con questa scuola siamo già in graduatoria regionale. Inoltre: riqualificazione ambientale delle località Tavolaia e Ribocco.
Spianate: vivere la frazione, attraverso la riqualificazione centro con nuova piazza San Michele, il cui cantiere partirà a breve; nuovi marciapiedi per raggiungere centro e parchi e le zone più periferiche; parcheggi in via Bruno Nardi, all’ufficio postale. Spianate è contornata da vie provinciali, quindi l’obiettivo è mettere in sicurezza queste strade (come già fatto al Turchetto), con la provinciale Biagioni, provinciale Valdinievole e provinciale Chimenti. Inoltre ridare vita alla casa confiscata alla ‘ndrangheta di via Puccini per farla diventare un luogo di aggregazione per tutte le età; realizzazione di un percorso fitness al parco e maggiori investimenti sulla cura dei parchi esistenti.

Come immagina Altopascio fra cinque anni in caso di sua vittoria alle elezioni?
Immagino un comune all’avanguardia. Con nuovi servizi, anche a favore della disabilità e degli anziani, quartieri più belli e riqualificati. Un paese più vivibile, un paese per le famiglie, un paese che farà scuola anche ad altri Comuni su tante buone pratiche in parte già avviate. Un paese ancora più vivo, ancora più vitale, ancora più attrattivo per aziende, associazioni, persone, eventi, cultura, turismo e sport. Altopascio, comune delle persone; comune per la comunità. Tutta intera, che cresce, ogni giorno, tutti i giorni, per diventare grande insieme.