Ex Manifattura sud, Legambiente: “Partecipazione è occasione da non perdere”

La sezione di Lucca: “Bene la presentazione delle firme”
Ex Manifattura sud, Legambiente di Lucca sostiene la campagna per avviare l’iter partecipativo. “Oggi possiamo dire che qualcosa è cambiato – commentano dopo il deposito di oltre 1400 firme -: i cittadini hanno espresso la propria consapevolezza rispetto ai diritti sanciti dalla Costituzione e dalla legge regionale 46/2013. L’occasione per riaffermare tale diritto è stata quella legata alla vicenda della ex-Manifattura di Lucca ma i diritti non sono circoscrivibili ad una circostanza né ad un luogo in particolare: la partecipazione è il vero tema e abbraccia tutto ciò che riguarda gli interessi della collettività”.
“La legge regionale – si spiega – necessita di modifiche atte a far sì che la partecipazione sia piena e non soggetta al placet delle pubbliche amministrazioni; questo è l’obiettivo e lo strumento per raggiungerlo è la raccolta di firme in tutta la Toscana. Solo facendo una unica grande battaglia per il diritto alla partecipazione potremmo evitare che si ripetano situazioni come quelle di Lucca che hanno visto l’impegno, e il sacrificio, di tante persone ma che ha anche dimostrato quanto sia difficile ripetere tali procedure ogni volta, per ogni singola battaglia. Chi cerca di ostacolare il raggiungimento del pieno diritto di partecipazione, fa affidamento proprio sulle difficoltà, la fatica, le divisioni a cui va incontro chi si impegna per rivendicare questo diritto sacrosanto. Superare i particolarismi e i campanilismi non è cosa facile ma sarebbe ora di smetterla di farsi la guerra tra chi ha gli stessi obiettivi, e imparare a collaborare”.
“L’alternativa – sostiene Legambiente – è che tutto il lavoro fatto non solo non sortisca l’effetto sperato ma che venga, addirittura, intercettato da forze vecchie o ‘vestite di nuovo’ che utilizzano tali risultati come un ‘cavallo di Troia’ per meri interessi elettorali. La battaglia che stiamo conducendo vuole proprio andare nel senso opposto: i rappresentanti politici, che ci rappresentano, senza tuttavia sostituirsi a noi, qualora non siano in grado neppure di rappresentarci, dovranno accettare la volontà del Popolo, unica sovrana in Democrazia. Dobbiamo solo perfezionare lo strumento per far valere questa volontà. Ma siamo sulla buona strada: si combattono le battaglie giuste, non quelle facili”.