Amministrative, D’Ambrosio in festa dopo la battaglia all’ultimo voto. Massarosa, è ballottaggio
A Pieve Fosciana un trionfo per Angelini. Carrari confermato a Piazza al Serchio, a Seravezza vince Alessandrini
Altopascio conferma D’Ambrosio, Massarosa al ballottaggio dal quale viene escluso il sindaco uscente e parte in vantaggio il centrosinistra. Alessandrini torna a fare il sindaco di Seravezza dopo vent’anni con il ‘terzo polo’ che sconfigge centrosinistra e centrodestra. In Valle del Serchio vincono Francesco Angelini a Pieve Fosciana, al terzo mandato e Andrea Carrari a Piazza al Serchio, che non aveva avversari e doveva solo battere il quorum del 50 per cento dei votanti. Questo ha detto il turno delle elezioni amministrative.
Nel quale si è registrato un’affluenza a macchia di leopardo: sostenuta ad Altopascio e Pieve Fosciana, bassa a Massarosa, in calo a Seravezza e Piazza al Serchio.

Ecco come è andata in provincia di Lucca.
Altopascio
Una sfida all’ultimo voto ad Altopascio. Dopo un testa a testa fra il candidato sindaco Maurizio Marchetti e la sfidante Sara D’Ambrosio, al comitato elettorale della candidata del centrosinistra inizia la festa quando ancora sono in corso verifiche e i dati devono ancora essere verificati. È lei la sindaca di Altopascio per un secondo mandato.
I risultati (13 sezioni scrutinate su 13)
Candidati sindaco.Sara D’Ambrosio, candidata del centrosinistra, ottiene il 50,92%, pari, in valore assoluto a 3770. Maurizio Marchetti, sostenuto dalla coalizione di centrodestra raggiunge il 46,00%, equivalente a 3.406 preferenze. Il terzo candidato, Giovanni Matteo Tori si ferma al 3,08%, totalizzando 228 preferenze.
Liste. Tra le liste della coalizione che sostiene D’Ambrosio exploit per la lista Sara D’Ambrosio sindaco che ottiene il 33,88% dei voti (2278 preferenze); Viviamo Altopascio il 5,90% (397 voti); il Pd il 9,32% (627 voti); Altopascio Verde Socialista 1,24% (84 voti).
Tra le liste a sostegno di Maurizio Marchetti, Ora ottiene il 7,03% (473 voti); Noi 8,03% (540 voti); Spianate 1494 l’9,79% (658); Fratelli d’Italia 7,23% (486 voti); Lega 14,50 (975 voti).
Per Matteo Tori, Liberaltopascio totalizza il 2,90% (195 voti).
Leader di preferenze nel centrodestra Francesco Fagni della Lega con 336 voti personali. Nella lista Ora è Loredana Orabona a superare di una incollatura l’ex presidente del Ccn Ferruccio Del Sarto. Nella lista Noi oltre le 100 preferenze Luca Bianchi (139) e Francesco Domenichini (107). In Spianate 1494 Fabio Orlandi, ex assessore e presidente del Consiglio raccoglie 130 preferenze. In Fratelli d’Italia, la lista che ha preso meno voti della coalizione di centrodestra dopo Ora il segretario comunale Valerio Biagini raccoglie 90 preferenze. Nella lista Sara D’Ambrosio sindaco, che ha raccolto un terzo delle preferenze dei partiti 246 voti per Rina Romani, che supera Francesco Mastromei (188), Alessio Minicozzi (182), Martina Mandroni (152) e Valentina Bernardini (136). Alle spalle gli assessori uscenti Martina Cagliari (100), Alssandro Remaschi (86) e Adamo La Vigna (91). Nicola Calandriello leader di preferenze in Viviamo Altopascio (102) davanti all’ex presidente del Consiglio Sergio Sensi (72). Daniel Toci, vicesindaco uscente (167 voti) e Ilaria Simoni (133) in cima alle preferenze del Pd. Mario Sarti raggiunge il maggior numero di consensi in Altopascio Verde Socialista con 29 voti personali.
La cronaca dello spoglio
Dalle primissime schede scrutinate ad Altopascio l’indicazione forte è stata quella di una sfida Marchetti-D’Ambrosio: tutto si sarebbe giocato, si è capito subito, davvero su un pugno di voti.
In sole tre sezioni è risultato alla fine avanti il candidato del centrodestra. La sensazione iniziale era che, visto il basso consenso per il terzo candidato, Matteo Giovanni Tori, si potesse in effetti evitare il ballottaggio.
“Mi auguro di vincere queste elezioni io e Altopascio di conseguenza – aveva detto a caldo la candidata sindaco del centrosinistra, arrivata alla chiusura delle urne in Comune, Sara D’Ambrosio -. Credo che il nuovo sindaco si deciderà oggi”.
Dai primi dati reali si è poi profilato un testa a testa. Man mano che lo spoglio è proseguito l’ipotesi del ballottaggio è tornata all’orizzonte. Scrutini a rilento, difficoltà di interpretazione delle schede e, soprattutto, afflusso dei dati in tilt al Comune e al Viminale.
Su 2800 schede scrutinate su un totale di 7500 – quasi il 25% dei voti complessivi – si è portata avanti la candidata Sara D’Ambrosio ma la differenza di voti su Maurizio Marchetti non era ancora così netta.
Nella sezione 2 del centro storico è passata poi avanti D’Ambrosio che ha recuperato su Marchetti. Sempre Marchetti era invece avanti alla sezione 10 (Marginone centro) con 71 voti contro 60. Alla sezione 11 (Marginone periferia) in vantaggio Marchetti con 262 voti contro i 254 di D’Ambrosio. Anche nella sezione 9 (Spianate) D’Ambrosio sarebbe avanti.
Cambiava poco la situazione quando restavano circa 3mila schede da scrutinare. Nella sezione 1 di Altopascio centro, Sara D’Ambrosio era sotto di una trentina di voti. Alla sezione 12 di Badia in vantaggio ancora il sindaco uscente.
Man mano che è andato avanti lo spoglio la situazione è rimasta sul filo: ballottaggio sì o no. A 10 sezioni era ancora avanti Sara D’Ambrosio con il 50,63%. Quando sono ormai le 21 arriva la sezione 13: D’Ambrosio è in vantaggio con 368 voti, Marchetti ottiene 263 preferenze.
Le ultime schede sono diventate decisive perché per un pugno di voti si sarebbe deciso il ballottaggio. Voti molto contesi che soprattutto nella sezione 7 di Spianate hanno comportato il riconteggio delle schede più volte. Questa è la sezione dove ci sono state, secondo le segnalazioni, i maggiori contrasti tra rappresentanti di lista. Ed alla fine è diventata quella decisiva.
Un altro dato che è emerso è il gran numero di schede nulle: tra le 260 e le 300, che potrebbero essere tutte controllate prima della conferma dei risultati elettorali. Un numero consistente, considerando il lieve distacco che separa i due candidati sindaco D’Ambrosio e Marchetti.
Alla fine nel comitato elettorale di Sara D’Ambrosio, intorno alle 21,30, scatta la festa e le prime dichiarazioni della vincitrice: “È stata una campagna elettorale dura e difficile. Ha vinto la squadra, il gruppo, il futuro di questo paese. Ci abbiamo messo il cuore e le gambe. Altopascio ha capito che il paese è con noi. Si parlava di andare avanti o di tornare indietro e ci hanno seguito: Altopascio è con noi e intorno a noi. È una grande responsabilità. Così come ha vinto la squadra dovrà governare la squadra. Dovremo governare insieme e ancora di più, questa vittoria ce lo dimostra”.
Alla fine, dopo un lungo conteggio, anche Marchetti ammette la sconfitta: “Il paese è diviso in due. Nonostante questi anni siano passaci senza che nessuno se ne sia accorto. Poi però bisogna dare atto del risultato elettorale. Ringrazio tutti gli altopascesi che hanno votato e tutti coloro chje si sono impegnati nella campagna elettorale. L’amministrazione uscente ha elargito contributi, noi abbiamo portato avanto il nostro programma: questo probabilmente ha fatto la differenza. Mi riferisco ad esempio all’ultimo bando dei buoni spesa, uscito negli ultimi 15 giorni di campagna elettorale. Roba che non esiste, visto che hanno promesso buoni spesa per tutto a fronte di una serie di promesse e progetti non realizzati”.
Dubbi anche sull’esito effettivo del voto: “Mi dicono che ci sono molti voti contestati. Addirittura un seggio lo hanno riaperto e poi chiuso. Questo lo dobbiamo analizzare, anche prendendo in esame le molte schede nulle”.
Piazza al Serchio conferma Carrari
Il primo dato che è emerso dopo la chiusura delle urne è stata l’elezione a sindaco di Piazza al Serchio di Andrea Carrari: con un’affluenza del 60,51% la sua elezione è automatica, visto che correva come unico candidato. Cinque anni fa l’affluenza fu del 71%. Per Carrari hanno votato 1.272 elettori.
Pieve Fosciana ad Angelini-ter
A Pieve Fosciana si riconferma con il 72,19% il sindaco uscente Francesco Angelini: è stato votato da 1020 elettori. Schiacciante la sua vittoria sulla sfidante Iolanda Turriani, che si ferma al 27,81%. “Il nostro – ha detto Angelini – è un percorso maturato e che va avanti da 20 anni. Se i dati saranno confermati, devo dire che questo dimostra che i cittadini sanno premiare il buon lavoro svolto finora”.
Seravezza, vince Alessandrini
Nel comune della Versilia è schiacciante la vittoria del candidato del “terzo polo” Lorenzo Alessandrini che ottiene il 50,03% delle preferenze sulle sfidanti Valentina Salvatori e Elena Luisi.
Massarosa: è ballottaggio
A Massarosa è ballottaggio fra la candidata del centrosinistra Simona Barsotti e lo sfidante del centrodestra Carlo Bigongiari. Il risultato definitivo arriva alle 21, dopo un grave ritardo nello scrutinio a Massarosa, con il sito internet del Comune andato in tilt e il flusso dei dati ufficiali dello spoglio che è rimasto a lungo interrotto.
Il dato definitivo del primo turno vede la candidata Barsotti al 48,40%. Bigongiari si ferma al 30,96. Recupera Coluccini, che nei primi dati era partito con percentuali più bassi, e arriva al 17,57%. Un tesoretto di voti che, se dovesse concretizzarsi l’appartamento con il candidato del centrodestra potrebbe dare filo da torcere a Barsotti. Poi c’è Sonia Sacchetti che si ferma al 3,07%.
Da quanto emergeva dalle prime tre sezioni scrutinate, veniva data avanti la candidata sindaco Simona Barsotti con il 62,44% seguita da Carlo Bigongiari (21,93%) e infine da Coluccini (10,05) e Sacchetti (5,58).
Un quadro che non cambia, se non leggermente, a 7 sezioni scrutinate Barsotti è al 51,96%, Bigongiari sale al 27,76, Coluccini 16,05 e Sacchetti 4,22.
Quando si arriva a 11 sezione scrutunate, la situazione appare ben più fluida e si affaccia la possibilità del ballottagglio. Sempre in vantaggio, ma sotto il 50%, ancora Simona Barsotti con il 48,91%, Bigongiari sale al 31,18%, Coluccini invece raggiunge il 16,48%. Sonia Sacchetti invece si ferma al 3,43%. Di fronte allo scenario del ballottaggio si pensa già agli apparentamenti. In caso di secondo turno, Fratelli d’Italia sosterrà il candidato Bigongiari. Lo ha affermato Riccardo Giannoni, rispondendo ad una sollecitazione in questo senso arrivata dal senatore Massimo Mallegni, in diretta su NoiTv.
A 17 sezioni scrutinate su 24 si consolida ormai la strada del ballottaggio: Barsotti è al 48,18%, Bigongiari al 31,32%, Coluccini al 17,33% e Sacchetti al 3,16.
A 18 sezioni scrutinate la situazione viaggiava ormai verso il dato definitivo: 48,69% per Barsotti, 30,83% per Bigongiari, Coluccini 17,16%, Sacchetti 3,30.
L’affluenza
Dopo un risultato non incoraggiante nell’affluenza di ieri, il quadro è soltanto leggermente modificato.
Ad Altopascio l’affluenza si è fermata al 64,13 per cento, abbastanza in linea con quella di cinque anni fa quando fu del 64,48. A Massarosa, invece, i votanti sono stati poco oltre il 50 per cento (esattamente il 50,73%). Un dato interessante, che segnala un vero e proprio crollo rispetto all’ultima tornata elettorale quando l’afflenza fu del 65%.
Bene Pieve Fosciana con il 54,61% in confronto a 5 anni fa quando si segnò il 59,84%. A Seravezza le urne chiudono con un’affluenza al 55,83% contro il 61,87% dell’ultima consultazione per le amministrative. A Piazza al Serchio, dove l’affluenza contava per il quorum, essendoci un unico candidato, affluenza al 60,51 contro il 71,17 della tornata elettorale di cinque anni fa.