Partito il D’Ambrosio-bis: “Subito priorità a cura del territorio e riorganizzazione della macchina comunale”

6 ottobre 2021 | 15:54
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Neosindaca subito al lavoro. Partito il toto-giunta: zoccolo duro con l’aggiunta di qualche new entry, seguendo le indicazioni uscite dalle urne; non ci saranno assessori esterni

Conclusi i festeggiamenti, è già tempo di mettersi al lavoro. Sara D’Ambrosio, confermata sindaca di Altopascio al primo turno durante le elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre e proclamata ufficialmente prima cittadina nella giornata di ieri (5 ottobre), pensa già al futuro, ai primi e fondamentali passi da effettuare per il mandato bis.

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Una vittoria, sottolinea la sindaca, che premia anche una precisa scelta della campagna elettorale, quella di metterci la faccia e andare ad incontrare casa per casa i cittadini del comune di Altopascio: “Questa seconda vittoria, questa riconferma, ha un valore diverso dalla prima vittoria, quella di 5 anni fa – afferma Sara D’Ambrosio -. C’è più consapevolezza, una gioia più piena. Allo stesso tempo c’è una responsabilità maggiore rispetto a quella di allora. Tante sono ancora le cose da fare e da subito bisogna partire per farle, perché cinque anni sembrano tanti ma sono pochi, quindi bisogna correre più velocemente di prima. Io penso che le persone abbiano dato fiducia a dei cittadini come loro, che si sono messi in gioco in prima persona, mettendoci la faccia, nel bene e nel male, sempre. Anche nella campagna elettorale, casa per casa, porta a porta, prendendosi il complimento ma anche la critica, soprattutto quella costruttiva. Dobbiamo continuare questo lavoro di confronto e dialogo con gli altopascesi, in questi anni e in questi prossimi mesi, perché le cose si risolvono insieme, con i cittadini. La campagna elettorale lo ha dimostrato e lo hanno dimostrato i cittadini dandoci fiducia”.

La sindaca elenca le priorità in avvio del mandato bis: “I prossimi primi 100 giorni saranno intensi, perché dobbiamo partire fin da subito dalle cose più complicate ma più comuni sul territorio. In queste settimane abbiamo incontrato tantissime persone che hanno gli stessi problemi, ovvero la mancanza dei servizi essenziali nelle loro zone di vita, nei quartieri e nelle corti. Dobbiamo mettere mano da subito a questo, lavorare con gli uffici per capire come si fa ad asfaltare le strade nelle corti, mettere i lampioni, illuminazione, portare parcheggi dove non ci sono. Questo è un lavoro lungo e quindi dobbiamo partire da subito. Altra cosa importantissima è far partire i cantieri e andare avanti con le gare per i progetti che abbiamo in ponte e che devono vedere la luce nel più breve tempo possibile. Queste sono due delle cose più importanti da fare che abbracciano tutto: la cura del territorio, il decoro, ma anche la prospettiva lontana. Un’altra cosa importante è la riorganizzazione veloce della macchina comunale, perché bisogna rimettere mano ad alcune cose importanti che i cittadini ci hanno chiesto – e che io ho in mente – e che sono quelle che permettono al Comune di andare più fluido, veloce e spedito. Ci sono tanti piccoli cambiamenti che sono essenziali per andare ancora più veloci di prima”.

Sara D’Ambrosio si è messa subito al lavoro per comporre la nuova giunta che governerà il paese per i prossimi cinque anni. Una scelta non facile, che dovrà tener conto delle indicazioni uscite dalle urne ma anche dell’esperienza maturata nei primi cinque anni alla guida del Comune. La sindaca, infatti, intende ripartire dallo zoccolo duro della passata esperienza amministrativa, aggiungendo alcune new entry, esaminando le loro capacità. Due nomi su tutti: la nuova squadra non farà a meno del vicesindaco uscente, Daniel Toci, il più votato del Pd con 167 preferenze. Le urne hanno premiato la lista civica Sara D’Ambrosio sindaco, che ha ottenuto il maggior numero di preferenze (34,03% dei voti). Rina Romani, pediatra in pensione, è risultata la più votata della coalizione con ben 246 voti.

Bene anche Francesco Mastromei(188 voti) e i giovani Alessio Minicozzi (182 voti) e Martina Mandroni (152 voti), che hanno ricevuto un numero maggiore di preferenze rispetto a quattro assessori uscenti, Ilaria Sorini (133 voti), Martina Cagliari (100 voti), Adamo La Vigna (91 voti) e Alessandro Remaschi (86 voti). Le urne hanno premiato anche Nicola Calandriello, il più votato della lista Viviamo Altopascio con 102 voti. Da capire soprattutto a chi verrà affidata la delega al bilancio, ma servirà una persona con esperienza e capacità.  Più facile che i giovani/new entry vadano a ricoprire altre cariche, come commercio e cultura. In ballo anche la carica di presidente del consiglio comunale. Sara D’Ambrosio ha già iniziato a parlare con la squadra per arrivare ad una decisione difficile, certo, ma la migliore per il paese. Una cosa è certa: non ci saranno assessori esterni.

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“Quando siamo partiti con tutta la squadra le regole del gioco erano da subito chiare – afferma la sindaca -, cioè che la giunta sarebbe stata composta da persone che si giocavano la partita con le preferenze, in base ai voti della lista e nella rappresentanza di genere, quindi uomini e donne come vuole la legge. È chiaro che bisogna tener conto di tutto, delle capacità, delle sensibilità, ma anche dell’esperienza. Cinque anni fa nessuno di noi aveva esperienza, ma questa è importante. Terremo conto anche di questo, quindi, e come dissi ai candidati lo dico anche ora: non ci saranno assessori esterni perché la squadra ha vinto e la squadra governa”.

La sindaca lancia un appello alla minoranza: “Io ho fatto opposizione dieci anni fa e il mio lavoro è sempre stato costruttivo e collaborativo, mai denigratorio nei confronti dell’avversario. I cinque anni che sono appena finiti hanno visto invece i miei oppositori molto cattivi e con un obiettivo chiaro, quello di distruggere me e la squadra, e non quello di costruire qualcosa di bello per Altopascio. Lo ha dimostrato anche la campagna elettorale. Hanno parlato tantissimo di noi, di cosa avevamo secondo loro sbagliato, di cosa era stato fatto male, ma non è passato cosa volessero fare loro. C’è bisogno invece di questo, di un consiglio comunale che lavori per Altopascio in modo costruttivo. Questo aiuta tutti, aiuta il nostro paese a farlo crescere ancora di più perché le diversità ci sono, ma le diversità arricchiscono. Questo è il mio appello: basta con la cattiveria e parliamo delle cose, perché siamo tutte persone che hanno amministrato il Comune, chi prima e chi dopo. Questa è una ricchezza, sfruttiamola”.