Piano operativo, Bindocci (M5S): “Toglie verde, riduce parchi e prati, aumenta l’edificabile e stravolge la città”

L’esponente di opposizione: “Poco tempo per studiare il testo, ora interverremo con le osservazioni”
Il Movimento Cinque Stelle critico sull’adozione del piano operativo, avvenuta nella seduta fiume del consiglio comunale.
A parlarne è Massimiliano Bindocci, portavoce del Movimento: “Ci siamo trovati in grande difficoltà – dice – nel consiglio comunale in cui si doveva adottare il piano operativo. Il piano operativo messo ai voti nasce da una commissione urbanistica secretata, con atti che non potevano essere nemmeno mostrati a qualcuno. Si tratta di migliaia di pagine e di centinaia di tavole, ebbene ci viene chiesto di votarlo senza poterlo nè studiare nè farlo vedere a tecnici di fiducia. Una missione impossibile. Inoltre si tratta di un piano operativo che cementifica, toglie verde, riduce parchi e prati, aumenta l’edificabile e stravolge la città. Una scelta che contrasta ogni logica ecologista e green”.
“Una modalità discutibile – commenta Bindocci – scelte opinabili, con un percorso che evidentemente vuole nascondere qualcosa. Ovviamente il tutto accade a pochi mesi da nuove elezioni, con valori di fondi che vengono modificati. Ho sfidato i consiglieri di maggioranza a dimostrare che sono a conoscenza di cosa votino, nessuno ha raccolto la sfida”.
“Come consigliere del M5S – spiega – ho proposto una pregiudiziale per avere almeno il tempo e per ripensare con logiche ambientaliste e di riqualificazione il piano operativo. Ma la maggioranza non concede tregua, si vota tutto e subito, forse senza leggere. La scelta di non partecipare al voto è per questo, in coerenza con le pregiudiziali. Ora comincia un confronto nella città per correggere il possibile, con le osservazioni e quant’altro. Ma non vorremmo che facendo questo a pochi mesi dalle elezioni, il piano operativo diventasse terreno di mercato elettorale. Ma siamo uomini o caporali”.