Piano operativo, per la Lega “la montagna ha partorito un topolino”

Minniti e Montemagni: “Dopo dieci anni di amministrazione ci si aspettava molto di più. Azzerata ogni possibilità di miglioramento delle aree residenziali”
Piano operativo, per la Lega la montagna ha partorito un topolino.
“Mentre la maggioranza si beava di un piano operativo relativo a Lucca che arriva, stancamente, praticamente al termine della disastrosa amministrazione Tambellini – afferma Giovanni Minniti, capogruppo della Lega – Noi, viceversa, rileviamo come questa delibera sia molto deludente. Dopo lunghi dieci anni obiettivamente era, dunque, auspicabile attendersi molto di più e di meglio su una tematica sicuramente importante per la nostra città”.
“In pratica – precisa l’esponente leghista – il piano evidenzia a macchia d’olio su praticamente quasi tutte le aree residenziali una forte riduzione, se non addirittura l’azzeramento della possibilità di ampliamento, comprese le aree agricole. Anche la disciplina relativa alle corti doveva cambiare indirizzo ed invece c’è stato, addirittura un peggioramento rispetto al 2010. In sintesi la strada è quella di un percorso conservativo dell’esistente, anziché puntare ad un miglioramento che permetta, ad esempio, l’importante adeguamento antisismico e di affrontare il capitolo inerente alle prestazioni energetiche, ultimamente fortemente normate”.
“Insomma – interviene Elisa Montemagni, capogruppo in consiglio regionale della Lega – si tratta di un’ulteriore “perla” che ben s’inserisce nella traballante gestione Tambellini, fortunatamente, per i lucchesi, al capolinea; il fallimento della giunta è, infatti, sotto gli occhi di tutti, a partire dalla malagestione della questione legata alla manifattura”.
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