Elezioni 2022, il ritorno delle sardine: “Primarie al più presto per il centrosinistra”

2 novembre 2021 | 09:30
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Il movimento nato nel 2019: “È un diritto dei cittadini quello di avere tempo per confrontarsi e conoscere il candidato o la candidata sindaco e il suo programma elettorale per tempo”

“Primarie subito”. A chiederlo è il movimento delle Sardine di Lucca, che guarda alle amministrative del 2022.

“A fine del 2019 – dicono – siamo scesi in tutte le piazze di Italia per chiedere unanimemente che la politica fosse responsabile e corretta nei confronti dei cittadini, siamo ancora lontani dal risultato ma qualcosa sta cambiando. La politica deve ritrovare il dialogo con la società, soprattutto con quelle fasce più deboli e periferiche, ce lo dicono i dati delle recenti elezioni, un italiano su due non si è recato alle urne nelle ultime elezioni comunali, questa è una sconfitta per tutti da sinistra a destra”.

“Come 6000sardine di Lucca non vogliamo che questo accada anche nel nostro Comune – è la richiesta – per questo siamo a chiedere al centro sinistra che parta il prima possibile con la scelta del candidato sindaco utilizzando lo strumento delle primarie per coinvolgere cittadini e forze politiche progressiste che si ritrovano in un programma politico unitario con obiettivi chiari. È un diritto dei cittadini quello di avere tempo per confrontarsi e conoscere il candidato o la candidata sindaco e il suo programma elettorale, ciò non può avvenire a ridosso delle elezioni. La responsabilità politica presa nei confronti degli elettori è alla base della democrazia, per questo rimaniamo piuttosto perplessi davanti la proposta di un candidato eletto sindaco da appena un anno in un altro Comune”.

“La politica per noi non è solo vincere le elezioni – conclude la nota – ma anzi è costruire percorsi di partecipazione mettendosi al servizio dei cittadini e delle cittadine, per questo diciamo al centro sinistra di organizzarsi quanto prima sia dal punto di vista di coalizione che programmatico per non lasciare spazio a questa destra chiusa, rivolta al passato, antieuropea, dove pesano forti componenti xenofobe
e omofobe, molto lontana dallo spirito solidale che la città dovrebbe conservare e migliorare”.