Il Comune rinnova a Lucca Riscossione e Servizi il recupero dei tributi fino al 2050

Ok ad alcune modifiche alle competenze di cassa e alla programmazione di beni e servizi. Utilizzati 1,2 milioni del ‘fondone’
Cambia la durata dell’affidamento per la riscossione dei tributi, dopo il recepimento della normativa nazionale e l’introduzione del canone unico, in cui vanno a confluire imposte e tributi, tra le quale il canone d’affitto del suolo pubblico.
L’amministrazione comunale decide di affidarsi alla società partecipata Lucca Riscossioni e Servizi, affidandosi a loro, secondo la nuova normativa, fino al 2050.
Lucca Riscossioni e Servizi è una società in house controllata dal Comune tramite Lucca holding, partecipata al cento per cento. In questi anni, per volere politico ha subito numerose variazioni, dal 2015 anno della sua costituzione diventando una società di multiservizi. Se in principio la gestione affidata era relativa ai call center e alla riscossione dei tributi, dal 2018 sono confluite al suo interno numerose attività tra cui i servizi cimiteriali, i servizi energetici, la pubblica illuminazione e le fonti di energia.
Giunti a scadenza del contratto di servizio con la delibera presa in esame oggi (2 ottobre) nella seduta congiunta della commissione bilancio e partecipate si giunge alla modifica di alcuni elementi importanti, come spiega l’assessore di riferimento Giovanni Lemucchi: “La modifica più significativa è quella della durata dell’affidamento che arriva fino al 31 dicembre 2050 e coincide con la durata della società, fatta salva la possibilità di revoca da parte dell’amministrazione comunale nel caso ne ravvisi la necessità. Ci sono modifiche relative agli impianti pubblicitari, alla disciplina della privacy e altre piccoli adeguamenti – precisa l’assessore -. L’inquadramento della società negli anni è cambiato notevolmente. Nel 2015 c’è stata l’intenzione di creare una multi servizi in cui far confluire una serie di attività da gestire, siamo partiti con una società che gestiva le caldaie e siamo arrivati ad una società che da tre dipendenti adesso ne conta una quarantina. Le cose si sono naturalmente complicate ma è comunque in grado di gestire la situazione in maniera efficace, naturalmente con margine di miglioramento nell’ottica di cercare un’efficacia maggiore su alcuni punti”.
Per entrare maggiormente nei dettagli delle variazioni che andranno a verificarsi con il nuovo affidamento, prende la parola il dirigente Lino Paoli: “Per la complessità dell’attività che gestisce oggi Lucca Riscossione e servizi per il Comune, anche a seguito della pandemia e della sospensione della riscossione coattiva per un anno, si è resa necessaria un’operazione di cesello, per valutare nel dettaglio le singole attività della società e i compensi che a questa sarebbero stati dovuti – spiega il dirigente – Ringrazio Anna Romolo e Alessandra Scartezzini, che hanno lavorato per oltre un anno alla stesura del nuovo contratto e il disciplinare di servizio, da approvare con nuova delibera di giunta, in cui vengono specificati nel dettaglio i servizi che vengono svolti, la qualità e i tempi per svolgerli e naturalmente i compensi”.
Per riassumere la portata dell’intervento il dirigente Lino Paoli si sofferma sui punti più significativi: “La durata dell’affidamento porta necessariamente ad un cambio di prospettiva per gli affidamenti in house che la società effettua. Sono numerose le attività che il Comune svolge in house e sono caratterizzate da contratti di servizio. L’intenzione è quella di evitare di tornare a ridiscutere le modalità di gestione del servizio e la scelta dell’affidamento in house o il ricorso al mercato. In alcuni settori, come la riscossione, l’amministrazione ha fatto una volta per tutte questa scelta ed è logica conseguenza collegare il contratto di servizio della società con la durata stessa della società. Come se, l’amministrazione cedesse l’esercizio della sua funzione ad altro soggetto che comunque non è esterno al proprio perimetro, dato che Lucca Riscossione e servizi è partecipata al cento per cento del Comune”.
“Il Punto di vista oggettivo per l’accertamento esecutivo – prosegue -, è stato necessario rivedere il contratto di servizio, cogliendo l’occasione dell’introduzione del canone unico, che va sostituire imposte e canoni diversificati. Abbiamo scelto di trasferire anche l’esercizio dell’attività di gestione e accertamento del nuovo canone, proprio alla società Lucca Riscossione e servizio. In sostanza le funzione del canone rimangono in capo all’ufficio Suap come in questi anni, l’attività di riscossione viene trasferita alla società. Altra novità riguarda gli impianti pubblicitari. Abbiamo deciso di prorogare l’affidamento fino al 31 maggio 2023 per consentire alla società di effettuare un censimento degli impianti sul territorio e consentire alla prossima amministrazione, una corretta localizzazione e decidere le nuove modalità di gestione. Altre modifiche sono relative alla disciplina della privacy e ulteriori piccole modifiche su attività già svolte dalla società Complessivamente – conclude – andiamo ad ampliare l’ambito di attività di Lucca Riscossioni e servizi facendogli gestire direttamente l’effetto coattivo della riscossione ma anche la riscossione spontanea del canone unico”.
Il Comune di Lucca non è comunque legato per sempre perché è ammessa la revoca in qualsiasi momento e sono inoltre previste delle verifiche periodiche biennali sulla qualità e sui costi.
Il consigliere di Fratelli d’Italia MarcoMartinellichiede delucidazioni sulla scelta politica di trasformare Lucca Riscossioni e Servizi in una società multi servizi e soprattutto se sono state superate le difficoltà di gestione che lamentavano i dipendenti.
“Le difficoltà incontrate sono già riconosciute e la situazione è invia di miglioramento, tanto ché, sono state decise delle assunzioni con una selezione di personale – spiega l’assessore Lemucchi .-. Sono inoltre in corso una serie di passaggi per dare una stabilità organizzativa alla società”.
La pratica ottiene il benestare di entrambe le commissioni.
La commissione bilancio prosegue la discussione di una seconda pratica che riguarda le modifiche alle competenze di cassa del bilancio di previsione 2021-2023.
“L’ultima variazione del 2021, è una delibera abbastanza corposa – dichiara l’assessore Giovanni Lemucchi -. Si procede all’utilizzo del così detto ‘fondone’ di un milione e 200 mila euro, accantonato in sede di assestamento di bilancio nel luglio passato. Di questi 474 mila euro vanno a Sistema Ambiente a copertura della quota variabile delle utenze non domestiche, per cui sono stati distribuiti contributi di 1 milione e 400 mila euro. Altri 250mila euro vanno a coprire i contributi degli affitti a famiglie disagiate, 200mila euro per la Fondazione casa, sempre a supporto alla morosità per emergenza sanitaria. Poi ci sono 230mila euro a sostegno del sistema educativo, di cui 140mila per i contributi all’acquisto di arredi per la didattica all’aperto, 200mila euro per le misure dei protocolli di sicurezza per la prima infanzia, legati all’emergenza Covid. Come le precedenti variazioni, abbiamo privilegiato il sistema del sociale il sistema scolastico e i contributi alle attività produttive. Si registra una minore spesa di 50 mila euro per il servizio di ristorazione scolastica”.
Anche questa pratica viene approvata dalla commissione bilancio.
L’ultima pratica ad essere approvata è un aggiornamento alla programmazione biennale 2021 e 2022 delle acquisizione dei beni e dei servizi del comune di Lucca.
“Si tratta della solita delibera per le variazioni di bilancio e mi riferisco in particolare alla variazione ratificata il 5 ottobre dal Consiglio. E che riguarda diversi capitoli tra cui quello per l’illuminazione natalizia della città, che spetta quest’anno al Comune e non era inizialmente inserito in bilancio, la cifra è di 150 mila euro”, spiega sempre l’assessore Lemucchi.
Anche questa pratica ottiene il parere favorevole della commissione.