Manifattura, la maggioranza: “Santini è un disco rotto, per il Comune parlano gli atti”

I gruppi che sostengono Tambellini replicano al capogruppo di SiAmo Lucca
“Come dischi rotti ormai solcati dal tempo, alcuni consiglieri d’opposizione continuano a ripetere i soliti bla, bla, bla, con la stessa tonalità e lo stesso ritmo”. Lo dicono i consiglieri della maggioranza e il tema principale resta quello dell’ex Manifattura.
“Uno dei candidati a sindaco e capo del gruppo consiliare SiAmoLucca, partito a inizio consiliatura con un piccolo gruppo di 4 componenti, diventati 5 in corso d’opera e ridottosi poi a 3 unità, ha trovato nell’argomento Manifattura un tema ghiotto per sopravvivere nel dibattito politico cittadino. Peccato però che Santini, con ogni uscita fatta, abbia generato più confusione che reso un servizio alla città – affermano dalla maggioranza -. Non ci stupiamo più, ma siamo costretti a replicare perché i toni della sua nota, oltre ai contenuti, vanno oltre una certa tollerata critica politica. Santini, come al solito, gioca a trovare lo scoop, ma amministrare una città richiede di andare oltre i comunicati scritti nel fine settimana per generare dubbi e gettare discredito sulla maggioranza. Quali sarebbero gli accordi di potere di cui parla? L’amministrazione Tambellini ha prodotto atti pubblici, visibili e visti da tutti. Lui, invece, che accordi potrebbe aver fatto con parti interne alla Fondazione Cassa di Risparmio, visto che risulta venuto a conoscenza di fatidici progetti non ancora conosciuti dall’amministrazione? Quali accordi potrebbe avere con Music Innovation Hub, visto che lo ha tanto sponsorizzato mettendo i proponenti in un certo imbarazzo e strumentalizzandoli? Che interessi potrebbe tutelare, visto che vuole lasciare che la Manifattura non venga ristrutturata? Se questo è vincere! E se la tanto nominata “Tagetik” trovasse sede fuori dal centro storico, o fuori dalla città, chi potrebbe aver favorito i nuovi contatti?”.
“La trasparenza per un ente è un obbligo – prosegue la nota – e può essere letta dagli atti, quella del suo modo di fare opposizione è vaga. Certo, consigliere Santini, una delle caratteristiche di questa amministrazione è sempre stato il fatto di non calpestare la dignità delle persone. Lavorare su atti e fare le cose per bene. Se il progetto si è fermato, dopo un attento approfondimento della proposta fatta dal gruppo di lavoro, è perché la Fondazione crl non ha accolto i paletti posti dall’amministrazione, che non aveva certo bisogno di SiAmoLucca per decidere. Cambi musica, consigliere Santini, questo refrain ha stancato, e non solo noi, ma anche gran parte della città”.