Cartario, approvato l’odg di Zucconi (Fdi) per la tutela delle aziende

24 novembre 2021 | 11:13
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Cartario, approvato l’odg di Zucconi (Fdi) per la tutela delle aziende

Il deputato di Fratelli d’Italia: “Questa è una vittoria non solo mia, ma per tutto il comparto che specialmente in provincia di Lucca coinvolge centinaia di lavoratori e famiglie”

È stato approvato ieri (23 novembre) l’ordine del giorno presentato da Riccardo Zucconi, deputato, responsabile d’aula e capogruppo Fratelli d’Italia commissione attività produttive, turismo e commercio, relativo alla crisi che stanno affrontando le aziende italiane del settore cartario.

“L’industria cartaria italiana da sempre rappresenta un comparto economico molto importante per la nostra nazione, basti pensare che solo nel 2020 ha generato un fatturato pari a 6,35 miliardi di euro, occupando circa 19 mila addetti, collocandosi al terzo posto dopo Germania e Svezia – spiega Zucconi -. Solo nel distretto cartario di Lucca ad esempio, tra i più importanti in Italia, operano 247 imprese con circa 7 mila dipendenti, producendo un fatturato pari a 3,7 miliardi di euro. Il settore sta però affrontando oggi una crisi preoccupante causata dell’aumento dei costi energetici e dei trasporti intercontinentali: le aziende stanno valutando la chiusura almeno nei giorni festivi rinunciando al ciclo continuo, con gravi conseguenze come l’inserimento di migliaia di lavoratori in cassa integrazione. Questa situazione di grande difficoltà potrebbe infine avere ripercussioni negative anche nei confronti dei consumatori, che subiranno un’impennata nei prezzi dei beni finali legati alla carta”.

“Quella di oggi è una vittoria non solo mia, ma per tutto il comparto che specialmente nella provincia di Lucca coinvolge centinaia di lavoratori e famiglie – conclude il deputato -. Il governo finalmente, grazie al mio odg, si impegna ad intervenire normativamente in una prospettiva di breve, medio e lungo periodo al fine di tutelare le aziende dell’industria cartaria italiana dall’impatto dovuto all’inflazione dei costi energetici e delle materie prime”.