Uniti per la Manifattura: “L’asta? Sconfitti trasparenza e buon senso”

Il comitato attacca: “Ci chiediamo quale sia il vero profilo dell’acquirente”
“Una città in svendita”. E’ il commento a caldo di Uniti per la Manifattura dopo che questa mattina (25 novembre) è stata venduta all’asta una porzione dell’area.
“A Lucca i saldi di Natale sono iniziati prima del previsto – è il commento di Uniti per la Manifattura -. Una città in svendita dove hanno prevalso ancor a una volta la forza dell’arroganza e l’opacità dell’oligarchia. Non siamo stati sconfitti noi, sconfitti sono la trasparenza, la partecipazione, la democrazia e anche il buon senso e la ragionevolezza. Il sindaco, se avesse un minimo di coerenza se ne dovrebbe andare prima del previsto perché tutte le sue mosse si sono rivelate fallimentari e danni maggiori alla città e alle casse comunali sono stati evitati proprio dalla grande mobilitazione popolare”.
“Con ostinazione il sindaco, senza che i due candidati alla sua successione Raspini e Vietina accennassero a dubbi di alcun tipo, ha voluto svendere il lotto più pregiato della ex Manifattura, una mutilazione che condizionerà tutto il resto – prosegue Uniti per la Manifattura -. L’acquirente, una società di Pistoia, costituita ad hoc, con diecimila euro di capitale sociale, unica partecipante all’asta di stamani. Qual è il vero profilo del compratore? Quali i veri motivi dell’operazione? Quali le garanzie ? Lo spezzatino della ex Manifattura tabacchi di Lucca è servito e la tavola apparecchiata, ma non sappiamo neanche chi è il gestore, chi c’è dietro, quali ulteriori trame si celino in questa squallida e vergognosa vicenda. Complimenti al Sindaco e alla giunta: avete vinto sicuramente il premio per i migliori svenditori e privatizzatori della città, per i più bravi cementificatori e infine per i più ipocriti donatori di false promesse sulla trasparenza e la partecipazione. Non pensate però che la partita finisca qui”.