Anpi Lucca: “Scarcerato il torturatore del regime di Pinochet, siano puniti i responsabili”

26 novembre 2021 | 17:54
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Anpi Lucca: “Scarcerato il torturatore del regime di Pinochet, siano puniti i responsabili”

L’associazione dopo le ultime vicende giudiziarie del tedesco arrestato in Versilia lo scorso 22 settembre

È stato scarcerato ieri (25 novembre) Rehinard Doring Falkenberg, accusato di essere stato un torturatore del regime di Pinochet che era stato arrestato lo scorso 22 settembre mentre era in vacanza a Forte dei Marmi. Sul fatto interviene Anpi Lucca.

“Sulle sue spalle pesa, tra l’altro, una condanna definitiva per il sequestro e la sparizione di studenti e militanti che si opponevano alla dittatura, tra i quali il fotografo italo cileno Juan Maino, scomparso a 27 anni – spiega Anpi Lucca -. La richiesta di estradizione dell’autorità cilena è giunta tempestivamente il 19 novembre ma la questura di Lucca lo ha liberato da ogni obbligo, prima che arrivasse la comunicazione del provvedimento della corte di appello di Firenze, che lo impediva. Il rimpallo delle responsabilità aggiunge umiliazione alla beffa”.

“Facendoci portavoce di tutti gli iscritti e dei sinceri democratici del nostro territorio – aggiunge Ampi – pretendiamo che siano portate immediatamente a conoscenza dell’opinione pubblica le cause di questa sconsiderata inefficienza, dove tale possa ancora ritenersi. L’incuria negli adempimenti più elementari è tanto più grave, perché, essendo difficile da accettare, ci espone, anche a livello internazionale, al sospetto di innominabili complicità, purtroppo non nuove per il nostro Paese. Il nazifascismo non è morto nel 1945. È rimasto florido e tollerato, in epoche recentissime, in paesi,  come il Cile, l’Argentina, il Paraguay e l’Uruguay, territori in cui, non a caso, furono consentite la fuga, la permanenza ed il proselitismo dei peggiori tra i criminali nazisti. Chiediamo che siano individuati e sanzionati i responsabili di un fatto che getta discredito all’immagine della nostra nazione e che si operi, in ogni modo, per tutelare l’onore e la dignità delle nostre istituzioni, che possono essere solo screditate da comportamenti opachi”.