San Giorgio, Fdi: “Camere inagibili, nessun nuovo detenuto potrà essere trasferito a Lucca”

I consiglieri Fantozzi e Martinelli: “La chiusura provvisoria è solo la punta dell’iceberg”
“Almen0 fino al 15 gennaio nessun nuovo detenuto potrà essere trasferito al carcere San Giorgio”. A riportare le decisione del provveditorato regionale del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria sono il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi e il presidente del gruppo consiliare a Lucca Marco Martinelli.
“Il carcere di Lucca evidenza ancora grosse criticità strutturali ed evidenti problemi di spazio – fanno sapere Fantozzi e Martinelli – A questo si aggiunge l’ormai nota carenza di personale. Il provveditorato regionale del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria ha fatto sapere che alcune camere detentive non sono temporaneamente utilizzabili e che, quindi, nessun nuovo detenuto può essere tradotto nel carcere cittadino. Per garantire l’ingresso di nuovi arrestati la casa circondariale deve disporre di posti letto per l’isolamento sanitario ma il carcere di Lucca, permanenza di spazi, non può garantire la presenza di tali posti letto e, quindi, il provveditorato regionale è costretto a disporre, almeno fino al 15 gennaio, l’accompagnamento dei detenuti presso il carcere di Massa” .
“La chiusura temporanea delle camere detentive del carcere di Lucca è solo la punta dell’iceberg di una situazione molto più complessa che riguarda la struttura collocata nel centro storico. Problemi strutturali già da tempo evidenziati che rappresentano una situazione incresciosa anche per chi vi lavora – concludono Fantozzi e Martinelli -. Criticità strutturali che si sommano ad un’endemica carenza di personale. Nei prossimi giorni faremo un sopralluogo al carcere. Intanto, ribadiamo la piena solidarietà agli agenti di polizia penitenziaria costretti a lavorare in condizioni proibitive, e sottolineiamo come non sia più rinviabile una ristrutturazione della casa circondariale. L’amministrazione penitenziaria regionale e centrale deve poi decidere, una volta per tutte, la destinazione del carcere lucchese a custodia attenuata, accogliendo soltanto detenuti che abbiano dimostrato un vero interesse alle attività volte ad un’effettiva rieducazione”.