Italia Viva: “Un programma pluriennale per il recupero e riutilizzo dei grandi contenitori abbandonati”

Prosegue la pubblicazione delle idee del partito su cui aprire il dibattito in vista delle prossime amministrative
Prosegue la pubblicazione dei 14 punti del programma di Italia Viva in esclusiva su Lucca in Diretta. Oggi il partito affronta il tema dei grandi contenitori abbandonati, pubblici e privati.
Lucca ha un numero impressionante di contenitori abbandonati alla rovina o sottoutilizzati o che potrebbero essere utilizzati molto meglio.
Sul riutilizzo di questi contenitori per migliaia e migliaia di metri cubi si gioca una buona parte del futuro di Lucca.
Italia Viva propone al nuovo Sindaco e alla prossima amministrazione, un piano poliennale per il recupero e il riutilizzo di questi contenitori, da parte del pubblico ma anche del privato, nel quadro di una Programmazione del futuro di Lucca, che sappia volare alto e in maniera organizzata e responsabile.
Con “Ridiamo vita ai grandi contenitori pubblici e privati” intendiamo offrire alle forze vive della città una proposta di largo respiro, per un piano di recupero e riutilizzo di questo immenso patrimonio pubblico abbandonato a sé stesso ed uno privato, bloccato da annosi divieti, da superare.
Una proposta che riguardi anche i contenitori restaurati, parzialmente e male utilizzati.
Un grande piano di riutilizzo di questa parte considerevole del territorio lucchese costruendo una proposta che voli alto e che dia una visione di sviluppo per una città vivibile, per almeno i prossimi dieci anni. Due mandati del nuovo Sindaco.
Parliamo di Manifattura Tabacchi, Caserma Lorenzini, Mercato del Carmine, Cartiere di San Iacopo, ex granaio militare, degli ex cinema Nazionale, Mignon ma anche Pantera, degli ex Ospedali di Campo di Marte, di Maggiano, di Arliano, ma anche di Carignano, della ex Lenzi, della ex Cantoni.
Un patrimonio edilizio enorme, ma a questo vanno aggiunti i grandi immobili pubblici che con grande spreco di denaro pubblico sono stati male restaurati e per questo poco e male utilizzati: dal vasto ex-Real Collegio, con annesso ex Ostello, chiuso da anni, all’enorme Palazzo Guinigi con annessa Torre, la Cavallerizza, restaurata e sottoutilizzata, per mancanza di idee, parte della Pia Casa.
Un altro discorso andrà fatto per quei contenitori degnamente restaurati dalle Fondazioni Bancarie, che devono trovare, con Convenzioni, anche un utilizzo pubblico, meno costoso e a 360 gradi, come il San Francesco, l’ex Lazzi in Piazza San Martino.
Soluzioni complessive di utilizzo andranno trovate anche per le Chiese chiuse, i sotterranei e le casermette delle Mura, le scuole dismesse, ove un Comune attivo e propositivo deve poter fare di più e meglio, per una loro lodevole funzione attiva.
Per affrontare questo problema incancrenito da anni di abbandono intellettuale e manutentivo, di un patrimonio immenso, decisivo per la nostra collettività, proponiamo una consultazione aperta a tutti ed in particolare ai Professionisti, i Tecnici, gli operatori culturali di Lucca e della Provincia, per reperire proposte concrete, complessive ma anche parziali, sull’utilizzo di questi contenitori.
Una consultazione riservata al mondo lucchese delle professioni e della cultura che conoscono bene la realtà della città, la storia di questi contenitori, le esigenze di coniugare il recupero con il Garbo, per una vita vissuta nel nostro territorio.
Una grande chiamata a raccolta di tutte le forze vive della città, delle migliori intelligenze, professionalità, in una Convention partecipata e di lungo respiro, per dare e proporre le soluzioni migliori per il riutilizzo di questi contenitori.
Siamo certi che esistano nel territorio della provincia di Lucca, professionalità e valori culturali capaci di offrire proposte e soluzione, complessive o parziali, che il nuovo Sindaco e la nuova amministrazione dovranno poi saper valutare e scegliere con competenza e celerità.
Dopo la definizione del piano complessivo e delle singole destinazioni, si tratterà poi di trovare le varie strade per raggiungere gli obiettivi individuati, attraverso:
– Ricerca di finanziamenti, in un piano poliennale, anche utilizzando Pnrr, per la ristrutturazione della parte che rimarrà pubblica,
– Concessioni poliennali ai privati per le parti pubbliche da restaurare e utilizzare da privati e dalle Fondazioni Bancarie.
– Svincoli urbanistici e incentivi per il riutilizzo di quelli privati.
– Definizione con Regione e Usl per quelli di loro competenza.