Verde pubblico, Barsanti (Difendere Lucca) chiede una commissione permanente

Il consigliere di opposizione: “Servirà a colmare il vuoto normativo attuale e ad evitare gli abbattimenti come quelli promossi dalla giunta Tambelllini e dall’assessore Raspini”
Il consigliere comunale Fabio Barsanti (Difendere Lucca), ha protocollato una mozione per dotare il Comune di una commissione permanente di agronomi e botanici. “Dovrà colmare il vuoto normativo, realizzando un serio programma di manutenzione, cura, prevenzione e controllo del verde pubblico – sottolinea Barsanti – per evitare tagli indiscriminati”.
“Negli ultimi anni – continua Fabio Barsanti – abbiamo assistito a numerosi abbattimenti promossi dalla giunta Tambellini e dall’assessore Raspini: dagli alberi in viale Cadorna a quelli sulle Mura o in via Civitali, per non parlare della distruzione del verde a San Concordio. Alcuni alberi sono stati però salvati grazie all’opposizione della politica e dei cittadini, come i settanta alberi in circonvallazione o il tiglio davanti alla stazione”.
“Proprio il tiglio è stato salvato dopo un clamoroso dietrofront dell’amministrazione – prosegue Barsanti – che prima aveva bollato l’albero come ‘malato terminale’, mentre bastava invece una potatura. C’è da chiedersi quindi se anche gli altri esemplari si potevano salvare: è per questo che chiedo di istituire, all’interno dell’ufficio manutenzione del verde pubblico, una commissione permanente di agronomi e botanici che costantemente censisca e verifichi lo stato di salute di tutto il patrimonio arboreo presente sul territorio comunale”.
“Questa commissione potrà colmare il vuoto normativo attuale, che non definisce una procedura chiara sulle modalità di abbattimento degli alberi, delegata a perizie esterne spesso opinabili, come dimostrato dai fatti. Se a questo vuoto si aggiunge la mancanza di volontà di tutela da parte dell’amministrazione attuale, si rischiano veri e propri disastri ambientali. La commissione dovrà definire, assieme ai rappresentanti delle associazioni ambientaliste riconosciute a livello nazionale, un protocollo da seguire per l’individuazione delle rigide condizioni per cui sia possibile ricorrere all’abbattimento di alberi. Ogni abbattimento obbligato di un albero – conclude Barsanti – deve essere considerato un lutto per la città e non può essere delegato alla visione politica dell’amministrazione”.