Centrodestra, sul ‘metodo’ di scelta del candidato rischia di saltare tutto. Lucca 2032: “Primarie unica strada da percorrere”

La corsa è ridotta a tre nomi: Remo Santini, Luca Leone e Mario Pardini. Si incontreranno per trovare una soluzione all’interno del tavolo
Un tavolo del centrodestra che, ancora una volta, non dà la svolta al percorso verso la scelta del candidato del centrodestra. Con le diverse parti in causa che rimangono in stallo sul metodo per la scelta del candidato sindaco.
Si riducono, questo è vero, a tre i nomi in lizza: Remo Santini e Luca Leone, entrambi nomi proposti da Lega, SiAmo Lucca, Difendere Lucca e Forza Italia (con un nuovo, plateale, distinguo da parte di Roberto Lotti, delegato comunale azzurro, che ancora una volta ha lasciato il tavolo) da una parte e Mario Pardini, proposto da Lucca2032 e da Fratelli d’Italia (che in qualche suo componente rimane aperto a valutare anche altri profili).
L’impasse, come detto, è sul metodo. C’è chi intenderebbe far prevalere il principio del “4-2” e quindi puntare a un ‘ballottaggio’ Leone – Santini e chi, invece, punta tutto sulle primarie o su un altro metodo di selezione del candidato.
Fra questi sicuramente Lucca 2032 che lo dice a chiare lettere in una nota: “Lucca 2032 – si legge – è nata per ascoltare, per rendere partecipi cittadini che si sentono da tempo non rappresentati, per proporre una visione chiara e a lungo termine sul futuro della città, in contrapposizione a una politica diffusa, che da troppo tempo naviga a vista inseguendo le pance degli elettori. È nata per risolvere i problemi dei singoli e della comunità, accettando la sfida di una progettualità che non si nutre di proclami o propaganda, ma si fonda sull’onestà della fattibilità. Era necessaria Lucca 2032? Secondo noi e tutta quella parte della società civile che ci sostiene sì, soprattutto alla luce di quello che sta succedendo in questi giorni nello scenario politico cittadino”.
“Crediamo infatti – prosegue la nota – che per costruire è sempre necessario ragionare “per”, non “contro”, essere creativi e non distruttivi. Bisogna mettere al primo posto l’interesse di tutti i cittadini, per un senso di responsabilità nei confronti della collettività che ci proponiamo umilmente di rappresentare e a cui siamo sempre tenuti a rendere conto, sia in caso di vittoria che di sconfitta. In questa fase è chiaro come il sole che per sciogliere i punti di stallo che si sono creati nel dibattito, bisogna passare la palla agli elettori attraverso un approccio onesto, trasparente e soprattutto democratico. Per questo – per non ripetere i soliti grossolani errori che nel passato hanno portato più volte alla sconfitta – Lucca 2032 chiede con forza che la città venga rispettata, quindi ascoltata sul serio e che le scelte si facciano esclusivamente attraverso il metodo delle primarie di coalizione. Riteniamo che questa sia l’unica strada da percorrere per dare a Lucca un candidato serio, autorevole in quanto espressione della società cittadina”.
“Lucca 2032 è nata per costruire un progetto chiaro, concreto e trasparente di futuro – conclude – Un futuro che sia fondato su un’idea di democrazia e rappresentanza dei cittadini più forte di qualsiasi opportunismo, protagonismo o interesse personale. Perché “democrazia” non sia solo una parola usata quando conviene, ma la carta vincente da mettere sul tavolo politico per cambiare nei fatti il corso degli eventi dimostrando di essere democratici per davvero”.
Il prossimo incontro del tavolo del centrodestra, comunque, è già fissato per giovedì. Al centro, inevitabilmente, ci sarà questa sorta di ultimatum per le primarie dato da Lucca 2032. Prima, come ultimo tentativo di trovare una soluzione all’interno del tavolo, ci sarà un confronto a tre fra Mario Pardini, Remo Santini e Luca Leone. Un ‘tentativo di conciliazione’ per vedere se fra i tre papabili emerge un’idea su come uscire dallo stallo. Ma la rottura è sempre dietro l’angolo. E intanto il centrosinistra da domenica sera potrà iniziare la sua campagna elettorale verso la primavera 2022.