Asili nido, Lucca 2032 all’attacco. C’è l’ipotesi di un nuovo plesso

Potrebbe essere realizzato con i fondi del Pnrr. Il gruppo di opposizione critico sul piano triennale delle opere pubbliche
Durante la Commissione congiunta politiche di bilancio, lavori pubblici, nell’illustrazione del programma triennale dei lavori pubblici, sono stati numerosi gli interventi da parte dell’opposizione, che hanno richiesto precisazioni su alcune situazioni rimaste in sospeso. Come l’intervento della consigliera di Lucca 2032 Cristina Consani: “Volevo sapere se era prevista qualche nuova costruzione da adibire a asilo nido e conoscere lo stato di avanzamento dei lavori alla tettoia dell’Asilo nido Kirikù, per far fronte alle nuove esigenze anti Covid”. La consigliera ha inoltre affermato che la situazione degli asili nido in provincia di Lucca è drammatica.
L’assessore Francesco Raspini, precisa quali sono gli scogli più grandi nella realizzazione di nuovi asili nido sul territorio lucchese: “Dobbiamo dare una risposta alla domanda delle famiglie, che è maggiore rispetto all’offerta presente sul nostro territorio. In proposito è uscito un bando del Pnrr per edifici da adibire a scuole asili nidi e mense scolastiche e proporremo la realizzazione di asili nido, in zone della città adesso scoperte, come l’area dell’Oltreserchio. E’ chiaro che le difficoltà non si esauriscono nella realizzazione dei muri, ma occorre anche aumentare le risorse per pagare il personale, ogni bimbo costa in termini di affidamento del servizio, perché la retta copre solo in parte la spesa che si sostiene”. Sui lavori all’asilo Kirikù l’assessore dice di non essere a conoscenza dello stato di avanzamento.
Pungente l’intervento del capogruppo di Lucca 2032 Enrico Torrini, che considera il programma triennale dei lavori pubblici, come “una specie di libro dei sogni, che l’amministrazione vorrebbe tanto realizzare, ma che ogni volta si trova a scontrarsi con la dura realtà”: “Vorrei fare una riflessione – dice il consigliere – il piano triennale dei lavori pubblici contiene molti lavori che negli anni non sono stati fatti. L’assessore oggi è venuto in commissione portando numerosi progetti, molto bene, ma la domanda sorge spontanea, perché non sono stati fatti prima? E poi mi domando, verranno veramente fatte queste cose? Oppure si scrivono solo sul piano triennale e poi si attende l’urgenza per intervenire, come per il mercato del Carmine”.
“Si faranno veramente questi lavori? – dichiara Raspini – Oggi come assessore posso rispondere, nel secondo mandato abbiamo investito molto nelle opere pubbliche e soldi ce ne sono stati. La struttura che mette a terra questi soldi è rimasta la stessa, si programmano i lavori, poi la fase attuativa può portare a molti problemi, ed è aumentata tantissimo senza che ci sia la possibilità di aggiungere dipendenti per prendere in carico i lavori. Questo ha portato a dei rallentamenti e nel 2022, andiamo a fare degli affidamenti dei lavori che erano del 2021, con un anno di ritardo a causa di troppe rigidità”.
“Sul cosa si fa ci sono tutta una serie di questioni – conclude l’assessore – alcune le faremmo di sicuro, che sono le cose che sono inserite a mutuo, ci sono altre che forse faremo se vinciamo i bandi. Sono subordinate alla vincita del bando. Aggiungo che la recente vendita di un pezzo della manifattura e Guardia di finanza ci dà un po’ di tranquillità in caso di rincaro dei tassi di interesse. Oggi abbiamo una buona capacità di indebitamento, se dovessero alzarsi i tassi di interesse non è detto che la situazione rimanga la stessa, noi comunque possiamo sempre portare a termine i progetti grazie a risorse proprie. Le vendite non sono state di certo un cattivo affare”.