Pardini lascia il tavolo del centrodestra: “Non ci sono più le condizioni”. La sfida alla coalizione: “Si facciano le primarie”

Il leader di Lucca2032: “Per noi era e resta importante il programma per la città”
Non è certamente un addio alla politica, né tanto meno finisce qui il percorso di Lucca2032. Quella che Mario Pardini, il leader del movimento civico, ha impresso al centrodestra lucchese, abbandonando il tavolo verso le elezioni amministrative della prossima primavera, è una scossa, sì, ma forse non un terremoto. Ci sarà da capire come il resto dello schieramento prenderà la decisione dell’ispiratore di Lucca2032, che ieri sera (23 dicembre) ha preso le distanze dalla strada che ha, di recente, imboccato il tavolo del centrodestra, in stallo sulla scelta del nome giusto come candidato sindaco della coalizione. Una prima apertura da parte del tavolo è stata già sancita: è stato infatti dato mandato ai rappresentanti di ogni componente della coalizione di cercare di ricucire lo strappo e invitare Pardini a fare un passo indietro.
Il leader di Lucca2032 dal canto suo spiega i motivi che lo hanno indotto ad abbandonare il tavolo: “Ho ritenuto – spiega lo stesso Mario Pardini – che non ci fossero più le condizioni per fare parte del tavolo. Fin dall’inizio abbiamo creduto fermamente nel confronto sui programmi e sui contenuti ma di fronte alla discussione sui soli nomi, abbiamo deciso di abbandonare il tavolo. Il nostro progetto è nato per la città, per creare un programma per Lucca: nel centrodestra invece c’è un problema di nomi”. Tra cui, a quanto emerso, proprio su quello del leader di Lucca2032: “Il mio nome – fa notare – me lo sono fatto da solo”. Parte della rimanente coalizione ha però messo sul piatto altri tre possibili candidature, senza, almeno finora, arrivare ad una quadra.
“Non è una questione di veti, per quello che mi riguarda”, assicura Pardini, che al momento sta valutando il suo futuro e come si collocherà, in vista del prossimo appuntamento elettorale, il suo movimento civico. “Una cosa è sicura – afferma -: il progetto Lucca2032 non finisce certo qui e avrà il suo ruolo in città”. Presto per dire se Pardini correrà da solo, sostenuto dalla civica o cercando anche altre alleanze: lui stesso rimanda le decisioni a dopo le feste. Al momento, tuttavia, nulla è escluso: la decisione arriverà probabilmente dopo una cena con i suoi sostenitori, in cui Pardini potrà confrontarsi sul da farsi.
Intanto, in attesa di altre mosse, il leader di Lucca2032 “sfida” il centrodestra: “Io credo che le primarie siano uno strumento indispensabile per il centrodestra. A chi dice e sostiene che non ci sono i tempi, io dico che farle non sarebbe tempo sprecato ma anzi offrirebbe un’occasione importante allo schieramento di ricucire quel rapporto con il territorio, con una presenza più incisiva fra la gente. Questo rapporto adesso il centrodestra di Lucca non ce l’ha: noi abbiamo, pur con tutte le difficoltà dovute alla pandemia, iniziato a farlo, a cercare di essere sul territorio e ascoltarlo. Questo del resto è l’obiettivo per cui il progetto è nato: per noi l’importante è stare sul territorio. Il centrodestra, come ho già detto del resto, dovrebbe seriamente pensare alle primarie: io credo che ci sia da riflettere anche sul forte calo dell’affluenza alle urne che si è registrato anche da noi. Ritengo che la maggior parte degli elettori che non si sono recati alle urne siano elettori del centrodestra”. Secondo Pardini le consultazioni di coalizione serverebbero a ricucire anche questo “gap”.