Panchieri (Pd): “Le primarie del centrosinistra hanno prodotto una connessione in tutta la coalizione”

Il segretario del circolo Pd centro storico: “Il centrodestra? Dopo lo strappo con Lucca 2032 il re è nudo”
“All’indomani dell’esito delle primarie del centrosinistra si è prodotta una forte accelerazione nel quadro politico cittadino. Dunque le primarie non sono state un evento fasullo con esito già scritto come qualche superficiale osservatore ha provato a far credere”. Ne è convinto Roberto Panchieri, segretario del circolo Pd centro storico.
“In realtà – sostiene – si è trattato di un passaggio politico molto importante, condotto dai due candidati (Vietina e Raspini) con il taglio ed il passo giusti. In 2-3 settimane i due protagonisti hanno prodotto una connessione con il ‘mondo’ del centro-sinistra ma hanno anche saputo rappresentare, con la correttezza e lealtà di comportamento ed il personale contributo, la varietà e la ricchezza ideale e politica della coalizione, che con il voto ha dimostrato il suo radicamento nella realtà lucchese”.
“Nel centro-destra si è determinato un vero e proprio scossone con l’abbandono di Lucca 2032. Adesso il Re è veramente nudo. Vedremo nei prossimi giorni se il centrodestra saprà almeno guardarsi allo specchio. Si è affacciata una nuova candidatura proposta da Progetto Lucca alla rete dei Comitati che sono sorti intorno alla vicenda Manifattura Tabacchi ed alle tematiche relative al quartiere di S. Concordio. Capiremo presto se il simbolo variopinto dell’Aquilone sarà in grado di rappresentarli davvero tutti. Chi vivrà vedrà. Resta, per ora, in una situazione di limbo il cosiddetto terzo polo che, sollecitato dai Riformisti, sembrava in grado di spiccare il volo in nome della discontinuità con la esperienza Tambellini. Il tema del rapporto continuità-discontinuità richiamato da molti è reale, ma non è, come qualcuno pensa, riconducibile alle singole persone, bensì è questione che riguarda il come individuare correttamente, progettare e costruire le novità rese necessarie dalla cesura che la pandemia sta producendo tra un ante ed un post. Da questo punto di vista non c’è dubbio che la coalizione di centrosinistra sia più attrezzata, non solo perché ha capito che questo è il vero problema, ma anche perché è nella natura delle sue radici ideali, culturali e politiche il tema della innovazione e della programmazione. Per questo adesso gli sfidanti sono costretti a rincorrere e a bruciare i tempi, ma, nel farlo, dovranno accettare il terreno di sfida proposto dal Centro-Sinistra: quali caratteristiche dovrà avere il futuro della città”.