Bindocci (M5S): “Il piano triennale? Una lettera a Babbo Natale scritta da un bambino che sa di aver esagerato”

30 dicembre 2021 | 22:13
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Bindocci (M5S): “Il piano triennale? Una lettera a Babbo Natale scritta da un bambino che sa di aver esagerato”

Il consigliere pentastellato: “Chiediamo un’etica che non subordini l’attività amministrativa a logiche elettorali”

Piano triennale dei lavori pubblici, piovono subito le critiche. In Consiglio sono arrivati gli strali del consigliere del Movimento Cinque Stelle Massimiliano Bindocci.

“Oggi in Consiglio – dice – si è votato il piano triennale delle opere pubbliche, purtroppo con un atteggiamento propagandistico si sono inserite una serie di opere che non hanno nessuna ipotesi di finanziamento. È mancata anche questa volta una vera discussione sulla genesi, come era già accaduto altre volte, per cui si discute solo la proposta della amministrazione. Ma la vera novità è l’approccio pre elettorale, basti pensare che negli ultimi piani triennali il budget di spesa era stato di 69 milioni o di poco più di 70 milioni, mentre quest’anno il piano triennale presentato è di oltre 120 milioni. E gli eventuali finanziamenti straordinari sono solo ipotetici e tutt’altro che certi. Ci sono promesse ed impegni per tutti i gusti. Probabilmente qualcuno ha in mente di vendere le mura per pagare queste opere. La realtà è che su molte opere si spera nei bandi, altri progetti sono solo promesse ed altre sono inserite per far contento qualcuno forse perché tra qualche mese si vota”.

Basta guardare negli anni passati – prosegue Bindocci – sopratutto quando le opere slittano agli anni successivi vengono spesso dimenticate. Siamo molto preoccupati per le scuole: si pensi alla Pascoli, ma anche ad altre, e siamo molto amareggiati per lo sport a partire dallo stadio, ma non solo, e sopratutto è evidente la assenza di ogni scelta sulla qualità della vita e sull’ambiente. Slitta la palestra per il pugilato, come anche la piscina e le strutture per disabili, nonostante il voto in consiglio comunale, non si capisce poi da dove verranno i soldi – 3 milioni subito – per San Lorenzo a Vaccoli, mentre la palestra dietro il Palasport che doveva essere urgente è ipotizzata come completa nel 2023. Il terminal bus viene a costare quasi 6 milioni, non capiamo con quali soldi si potrà costruire, se non con mutui che impiccheranno la città ed ogni politica sociale. Ci sembra che questa volta si sia davvero esagerato”.

“Chiediamo un’etica che non subordini l’attività amministrativa a logiche elettorali – conclude Bindocci – questo piano triennale è come una lettera di Babbo Natale scritta da un bambino consapevole di aver esagerato. Mancano inoltre anche opere importanti che erano presenti nei piani elettorali scorsi, come la pista ciclabile Jacopo della Quercia, tolta a maggio e che speravamo ripresentata con un percorso meno impattante. Ma i residenti di San Marco lo sanno? Non ci sono più le opere al cimitero di Sant’Alessio, manca la scuola innovativa di Sorbano del Vescovo e ci sembrano abbandonati anche i propositi per i parapetti del condotto pubblico, forse perché si è deciso di far crollare tutto. L’assessore ha risposto alle nostre critiche mostrando ottime capacità comunicative, ma non ci ha convinti nemmeno un po’”.