Italia Viva, nel programma il sostegno alle attività produttive: “Più servizi, rilancio del turismo e recupero dei grandi contenitori”

30 dicembre 2021 | 09:41
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Italia Viva, nel programma il sostegno alle attività produttive: “Più servizi, rilancio del turismo e recupero dei grandi contenitori”

Prosegue la pubblicazione in esclusiva su Lucca in Diretta delle schede del programma del partito di Renzi per Lucca

Prosegue la pubblicazione in esclusiva su Lucca in Diretta delle schede del programma di Italia Viva Lucca e i suoi territori in vista delle amministrative del 2022. Il partito affronta oggi il tema delle attività produttive.

La provincia di Lucca con le sue circa 40mila imprese rappresenta il secondo sistema economico della Toscana dopo Firenze.
Un comparto industriale, in prevalenza cartario e meccanico oltre all’indotto, composto da aziende che si sono internazionalizzate e che rappresentano con orgoglio un’eccellenza per la Toscana e per il paese intero.
Oggi, per fare un esempio, in Lucchesia si produce circa il 40% del packaging nazionale e l’80% del tissue.
Il territorio è caratterizzato inoltre da una buona componente artigiana di connotazione essenzialmente manifatturiera e dal forte comparto del terziario (commercio, turismo) che rappresenta circa il 55% del totale delle imprese.
Un territorio che merita quindi grande attenzione da parte delle istituzioni tutte, dal governo nazionale a quello regionale alle istituzioni locali perché le imprese lucchesi sono essenzialmente piccole e medie, caratterizzate da un modesto numero di addetti anche se da un forte valore aggiunto e con la necessità quindi, in considerazione della loro dimensione, di un robusto sostegno da parte della politica nei loro processi di innovazione e di profondi cambiamenti che i mercati e i consumatori richiedono.
In tale contesto l’obiettivo di Italia viva è quello di consolidare e possibilmente migliorare il tessuto culturale di impresa come strumento di promozione generale delle nostre comunità in un’ottica di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale.
È necessario in tal senso ottimizzare il rapporto fra istituzioni e realtà produttive per fare sistema condividendo obiettivi comuni di crescita sostenibile con alcune iniziative che si possono fare a costo zero come ad esempio la semplificazione burocratica e amministrativa o una più spinta digitalizzazione dei servizi comunali, oppure di altro tipo come incentivi sulla piccola impresa o sulle start-up per favorire nuove iniziative economiche finalizzate anche alla occupazione di qualità in particolare di quella femminile.
Per l’industria uno dei problemi storici è quello del cronico deficit infrastrutturale in modo particolare afferente alla mobilità della Piana della quale la città è parte integrante e per questo diventano ormai insostenibili i ritardi sulla realizzazione degli assi viari che da una parte consentirebbero migliori opportunità di servizio per le aziende e dall’altra porterebbero un sicuro beneficio ai centri abitati con l’allontanamento dei mezzi pesanti dai contesti fortemente urbanizzati.
Per quanto riguarda il commercio e il terziario riteniamo che la nuova amministrazione comunale debba porsi tre obiettivi fondamentali: migliorare sensibilmente la sua capacità di offrire servizi (rifiuti, trasporti, decoro urbano), mettere in atto un grande piano di rilancio promozionale del turismo in una delle città più belle della Toscana e infine progettare seriamente il recupero di alcuni contenitori che potrebbero rappresentare nuovi e appetibili centri di interesse cittadino.