Santini (SiAmo Lucca): “Anni di annunci, ma le opere pubbliche a Lucca sono al palo”

Il capogruppo di opposizione: “Una modalità non più sopportabile che nasconte l’incapacità dell’amministrazione”
“A luglio il Comune aveva detto che i fondi Pnrr sulla città sarebbero stati 30 milioni, citando progetti che poi non sono stati finanziati. Solo cinque mesi dopo afferma che invece i milioni saranno 20 per opere da realizzarsi entro il 2026, mentre la cruda realtà è che in 10 anni e con due mandati del centrosinistra alla guida della città, le opere pubbliche strategiche sono rimaste al palo: basta prendere in giro i lucchesi con annunci mirabolanti, che ogni volta devono essere ridimensionati o altre volte si sono sciolti come neve al sole”. Lo sottolinea Remo Santini, capogruppo di opposizione in Comune e leader della lista civica SìAmoLucca.
“A parte il fatto che dei fondi Pnrr stanno fortunatamente beneficiando in egual misura anche altri capoluoghi – osserva Santini – ancora una volta ci troviamo di fronte ad una mancanza di visione complessiva sullo sviluppo futuro, e a progetti di cui si è stabilita la priorità senza un necessario passaggio di coinvolgimento dei cittadini, utilizzati solo come “pupazzi” da bombardare con cifre e tempi di realizzazione che cambiano di volta in volta”.
Santini cita vari casi, partendo da quello dell’asse suburbano, ovvero l’arteria destinata a collegare il Brennero al nuovo ospedale di San Luca. “Un’opera strategica, sulla quale un anno fa il Comune ha tenuto una conferenza stampa nella quale si parlava di gara d’appalto entro il 2021 – prosegue il capogruppo di SìAmoLucca – mentre due settimane fa si è dovuto rettificare, ammettendo che i cantieri non potranno partire prima del 2023. Altri esempi? Il sottopasso della circonvallazione davanti alla stazione ferroviaria: anche quello prima annunciato per il 2021, poi entro la fine del 2022. Per non parlare di terminal bus allo scalo merci, del nuovo Ponte sul Serchio e un elenco che potrebbe proseguire all’infinito, come ad esempio i grandi contenitori da recuperare. Si sta sfiorando il ridicolo, e il danno è doppio: oltre a passare inesorabilmente il tempo, si fa perdere la residua fiducia nelle istituzioni da parte dei cittadini“.
Conclude Santini: ” Se arrivano finanziamenti c’è di che essere soddisfatti, e siamo i primi a gioirne, ma questa modalità dei proclami non è più sopportabile, soprattutto se servono a nascondere l’incapacità di un’amministrazione comunale che in dieci anni ha combinato poco o nulla. Come potersi fidare di chi ha ingannato fino ad oggi?”