Dal congresso provinciale di Azione lo stop al ‘campo largo’. Remaschi: “Richiesta irrispettosa”

Al Grand Hotel Guinigi sfila l’embrione del terzo polo. Del Ghingaro: “Candidato del centrosinistra è in realtà il candidato di un partito. E non si è ancora parlato di temi”
Azione, avanti con il terzo polo. Sono poche le possibilità di dialogo verso un ‘campo largo’, come richiesto dal senatore Pd Andrea Marcucci, in vista delle amministrative di primavera per Lucca.
Un appello che viene convintamente respinto al mittente non solo dal partito di Calenda, ma anche dagli ospiti presenti oggi (15 gennaio) al congresso provinciale al Grand Hotel Guinigi: il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, il responsabile di Italia Viva Lucca Alberto Baccini e il leader locale di Azione, l’ex assessore regionale Marco Remaschi.





















Nel giorno in cui è stato eletto come segretario provinciale il vicesindaco di Villa Basilica, Giordano Ballini, l’incontro è stato l’occasione per parlare di elezioni a Lucca e di possibili alleanze.
Fra gli interventi più attesi quello dell’attuale sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, da molti visto come possibile candidato sindaco per il terzo polo. L’ex primo cittadino di Capannori non si sbilancia ma raccoglie qualche sollecitazione dal videomessaggio di apertura dell’ex ministro Carlo Calenda: “Calenda – dice – ha parlato della necessità di una riforma della pubblica amministrazione, che è una macchina che non funziona. Io sono partito da questo per realizzare servizi più efficienti per i cittadini nel fare il sindaco. Ritengo che i 200 miliardi e rotti di fondi del Pnrr debbano essere utilizzati dai cittadini proprio per realizzare servizi migliori per i cittadini e per il territorio. Poi sull’ambiente, dai rifiuti alle risorse. Bisogna investire sulle energie rinnovabili e alternative e sulle strategie rifiuti zero. Un passaggio importante nel discorso di Calenda è poi quello della serietà di chi amministra nei confronti sia degli amministrati sia delle istituzioni. Serietà che significa avere anche rapporti corretti”. È questo il gancio per parlare della situazione a Lucca in vista delle prossime amministrative: “Quando si sceglie un candidato sindaco – dice Del Ghingaro – si dovrebbe avere l’umiltà di discutere e di condividere questa scelta, uscendo con un candidato unitario senza mistificazioni. Io non mi sono mai candidato all’interno o come espressione di un partito, credo che personalmente un sindaco non debba ave e lacci e vincoli con altri partiti e comunque non si può pensare di eleggere un sindaco se non è stato condiviso. Il candidato finora espresso a Lucca non è il candidato del centrosinistra, ma quello di un partito. E poi, nel percorso fatto fin qui, non ho sentito parlare di temi. Di questioni importanti per la città come manifattura, mercato del carmine, ex ospedali di Arliano, Campo di Marte, Maggiano”. Poi una stoccata a Comune e Provincia anche sulla scuola: “Avere i ragazzi dopo due anni ancora nei container – ha detto – è uno scandalo”. Infine sui servizi pubblici locali come acqua, rifiuti, energia e gas: “Una città dinamica come Lucca – dice – dovrebbe avere gli strumenti per muoversi globalmente ad affrontare le questione, strumenti che al momento non possiede”. “Dobbiamo fare cose per i cittadini – conclude Del Ghingaro – questo è l’obiettivo che dobbiamo avere come amministratori. Mi auguro che un partico come Azione questo obiettivo lo persegua con determinazione”.

Anche Italia Viva, con le parole di Alberto Baccini, respinge al mittente l’ipotesi del campo largo: “La politica deve fare ciò che ha detto Giorgio Del Ghingaro nel suo intervento: dettare l’agenda. Nell’amministrazione lucchese è mancato proprio questo. Un’amministrazione – spiega Baccini – deve saper dialogare con i poteri forti e portare avanti gli interessi dei cittadini. Quando si esaurirà la spinta del populismo, lo spazio che vogliamo occupare è quello dettato da gente come Calenda e Renzi”.

“È fondamentale – prosegue l’esponente di Italia Viva – lavorare insieme e aggregarci: nelle elezioni la gente tende ad andare verso aggregazioni maggiori: diventare più grandi porta la possibilità di aumentare i consensi e le persone. Buon lavoro a noi tutti, insieme”.
Infine il ‘padrone di casa’ Marco Remaschi: “Come ha detto Del Ghingaro – ha spiegato – a Lucca fra pochi mesi ci sono le elezioni. Ma siamo di fronte a un tavolo già apparecchiato. Si legge sulla stampa che c’è qualcuno che dice che bisogna creare un campo largo per sostenere la candidatura di Francesco Raspini. Ma questo è irrispettoso politicamente e personalmente e testimonia una crisi in corso. Fare un campo largo significa parlare di contenuti. Veniamo da dieci anni di disastri e di cose non realizzate, bisognerebbe capire quali sono i problemi e quali sono le soluzioni per costruire un campo largo. Altrimenti è come invitare a cena qualcuno ed offrire solo un caffè: rimandiamo al mittente questo tipo di invito. Ci siamo solo se siamo coinvolti pienamente”. Remaschi ricorda anche l’esito delle elezioni provinciali, sottolineando l’importanza dell’apporto anche del sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro nell’operazione terzo polo: “Il 18 di dicembre abbiamo preso tre consiglieri provinciali su 12. Dal Pd hanno visto in noi un nemico politico, invece della destra e in questo senso non c’è nessuna coerenza con la questione del campo largo. Vogliono in realtà governare in pochi per gestire un piccolo potere, non è la corretta dinamica per governare un paese o una comunità”.
Tanti gli interventi nell’arco del pomeriggio di confronto nell’auditorium dell’hotel lucchese.
Fra i partecipanti Elisa Anelli, sindaco di Villa Basilica: “Pensavo – ha detto – che la politica non fosse interessata alla pubblica amministrazione, ma poi ho incontrato Azione: l’ho scelta proprio perché qui vedo pragmatismo e concretezza, un laccio fra la politica e la pubblica amministrazione, un partito vicino al territorio”.
Durante il congressoi è intervenuto anche il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, per un video saluto: “In questi anni di vita politica ho cercato di seguire principi di fondo come la chiarezza e la trasparenza, e valori di riferimento che provengono dalla mia formazione, come l’idea di una vita politica che si costruisce nel rapporto con gli altri. Questa nuova fase della città mi spaventa: città – sottolinea il sindaco – ricondotta su binari di sicurezza per quanto riguarda le strutture fondamentali della vita del comune”. “Per questa fase nuova – continua – mi auguro di trovare il meglio per la città di Lucca e il territorio, perché possa esprimere sé stessa a livelli più ampi. Vogliamo portare il nostro contributo in questo momento di confusione”.
Francesco Palmieri di Più Europa ha sottolineato la necessità di realismo e pragmatismo nella politica di Lucca, da tempo immobile. “Serve un po’ più di Azione, più Europa e Italia Viva”, afferma, richiamando i nomi dei tre partiti presenti.
Il segretario provinciale dei Repubblicani, Moreno Lorenzini: “A 150 anni dalla morte di Mazzini i suoi valori devono essere un punto di partenza. Serve un contenitore comune per tradurre quest’area riformista in una alleanza”.
“Nelle prossime elezioni – si associa Marco Remaschi – oltre a unire le forze del mondo riformista, liberal democratico e progressista, dobbiamo dare voce al mondo civico che non trova risposte nei classici partiti di destra e sinistra”.
Il neoeletto segretario provinciale di Azione, Giordano Ballini ha dettato poi le linee guida dell’azione politica: “Ci presentiamo come alternativa costruttiva dei populismi e sovranismi, il male della politica e della pubblica amministrazione. Azione è convinta – sottolinea il segretario – che il ruolo della classe dirigente non sia cercare di intercettare il dissenso senza trovare soluzioni, cosa che ha provocato uno scollamento fra la politica e i cittadini. Azione nasce infatti sulla proposta, non sulla protesta: con la mia mozione per la segreteria voglio mettere a disposizione tutta la mia esperienza come sindaco di Villa Basilica, dove ho lavorato sempre a servizio del bene comune”.
“La mozione – prosegue Ballini – non vuole essere incentrata sulla figura del segretario, ma su un gruppo coeso di persone da ogni territorio della provincia. La nostra priorità nei prossimi mesi sarà affrontare temi importanti: lo sport, la sanità, le infrastrutture, l’istruzione e l’edilizia scolastica, un problema attuale dato che a Lucca ragazzi studiano ancora nei container”.
“Temi come il potenziale della cittadella della salute a Campo di Marte – continua – evitare che l’ospedale Versilia chiuda servizi, risolvere il traffico sulla circonvallazione intorno alle mura di Lucca, cercare alternative alla Sarzanese, la tutela e la valorizzazione delle zone montane contro lo spopolamento e l’abbandono”.
Il neoeletto si pronuncia anche sulle prossime amministrative: “A primavera si terranno le elezioni a Camaiore, Forte dei Marmi, Porcari, Lucca, Bagni di Lucca. Sono appuntamenti decisivi: a Lucca bisogna cambiare direzione e essere protagonisti riguardo ai problemi del centro storico, della sanità territoriale, dell’edilizia scolastica e della manifattura: dobbiamo assicurare investimenti importanti con il Pnrr”.
“Per quanto riguarda la Versilia, è un territorio che ha potenzialità ancora inespresse. La priorità sono le infrastrutture, garantire servizi alla cittadinanza e una sanità territoriale che faciliti l’accesso alle cure. Bisogna evitare dannose geolocalizzazioni e salvare l’oasi di Massaciuccoli, in uno stato di degrado e abbandono progressivo”.