Elezioni 2022, Torrini (Lucca2032): “Al tavolo di centrodestra metodo sbagliato, ora il candidato ce lo scegliamo da noi”

15 gennaio 2022 | 09:16
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Elezioni 2022, Torrini (Lucca2032): “Al tavolo di centrodestra metodo sbagliato, ora il candidato ce lo scegliamo da noi”

Il consigliere di opposizione: “Laddove si doveva decidere di lucchese c’era ben poco. Andavano coinvolti i consiglieri comunali”

Elezioni 2022, Enrico Torrini conferma la volontà di Lucca 2032: andare avanti con il candidato Mario Pardini. E lancia strali verso la coalizione di centrodestra.

“Lucca, con le sue mura, simbolo dell’inespungnabilità, contraddistinta dalla parola Libertas nel suo vessillo- dice – è ormai diventata terra di facile conquista, per cui dopo un decennio di ingerenze fiorentine sulle dinamiche di questa città a guida Pds, nel centrodestra non volevamo essere da meno e al tavolo c’erano tutti tranne che i lucchesi, per cui ci sono stati gli amici Mallegni da Pietrasanta e Zucconi da Viareggio, Montemagni da Massarosa e Cavirani da Seravezza, ognuno legittimato a presenziare, ci mancherebbe altro, ed ognuno rappresentativo dei partiti del centro destra, e anzi, è stato un onore avere i due parlamentari eletti nel nostro collegio uninominale e per i quali, nel 2018, abbiamo fatto un “tifo” costruttivo che, siamo certi, abbia contribuito alla loro elezione nei due rami del parlamento ed oggi ci rappresentano egregiamente in quel consesso. Tuttavia, il fatto che le discussioni sulla scelta del candidato sindaco venissero affrontate ad un tavolo dove di lucchese c’era ben poco, mi ha sempre lasciato un po’ perplesso. È vero, non sono avvezzo alla politica, ma avrei gradito che a quel tavolo ci fossero stati coloro i quali del centrodestra sono rappresentativi nella nostra città, coloro che nel 2017 hanno ricevuto il mandato dai lucchesi a rappresentarli nella massima assise dell’amministrazione locale che è il consiglio comunale”.

“I 9 consiglieri – dice – Borselli, Consani, Testaferrata, Buchignani, Di Vito, Martinelli, Minniti, Santini e Torrini, dovevano essere al tavolo, al primo tavolo, in quel tavolo si doveva decidere il candidato sindaco per il quale impegnarsi nella campagna elettorale del 2022, a quel tavolo si dovevano affrontare i pro e i contro di un possibile candidato che avesse consentito di appassionare i lucchesi e portarli a votare; a quel tavolo dovevamo identificare la persona che avrebbe riportato l’elettorato di centro a votare al centro destra; a quel tavolo avremmo dovuto trovare la persona che sarebbe stata capace di unire tutte le anime del centro e di destra. Una volta trovato un nome condiviso, avremmo dovuto aprire a Barsanti, sicuramente un valore aggiunto e, successivamente coinvolgere i responsabili territoriali dei partiti, che avrebbero preso atto, senza primogeniture, che son sempre divisive, della scelta del territorio lucchese”.

“Il 2 ottobre del 2020 si leggeva – conclude Torrini – Santini: “Siamo già in clima elettorale. Io candidato? Ora faccio il tessitore. Bene, al tavolo si è tessuto, e nemmeno Ulisse, con il cavallo da lui ideato, è riuscito a portare così tanta gente a Troia. Quando, in qualità di rappresentante di Lucca2032, bontà loro, sono stato invitato al tavolo, arroccato su nomi e metodo, dissi testualmente: “Mario Pardini, a parer mio, è quello che ci può portare a vincere Lucca, Lucca2032 lo mette a disposizione; sul metodo, e ritengo che sia l’unico metodo veramente democratico, dopo le primarie (ma è roba da Pd), propongo di convocare i consiglieri comunali di centrodestra e farli votare a scrutinio segreto sui nomi che emergeranno”. Il metodo fu rifiutato e, a quel punto abbandonammo il tavolo che, evidentemente aveva già fatto le sue scelte, più o meno condivisibili. Ebbi modo di partecipare ad un incontro con Forza Italia ed apprezzai molto il dottor Giuliano Nieri quando disse: “A Lucca il candidato ce lo scegliamo noi”. Io quella frase l’ho fatta mia”.