Condotto pubblico, Di Vito (SiAmo Lucca): “Delusi dalla relazione finale, serve una commissione permanente”
Il consigliere: “Riduttivo addossare la responsabilità alla sola scarsa manutenzione senza sottolineare il ruolo delle centraline idroelettriche”
“Condividiamo solo in parte la relazione finale sulle problematiche del condotto pubblico, perché considera come causa di tutti i mali la mancata manutenzione del canale da parte delConsorzio Toscana Nord 1, che certamente esiste: ma il problema è anche lo stato di abbandono dal 1980 in poi col passaggio alla Regione e successivamente, nel 1998, alla Provincia, che lo ha tenuto in custodia fino a inizi 2016. Mentre al tempo stesso non si evidenzia che l’emergenza è partita prevalentemente dopo le messa in attività delle centraline idroelettriche“. La critica, che poi sfocia in una proposta, arriva dal consigliere comunale Alessandro Di Vito (lista civica SìAmoLucca) che della nascita della commissione comunale ad hoc che si è occupata della questione è stato il promotore, oltre che il vicepresidente.
“Nonostante che per senso di responsabilità il nostro gruppo abbia approvato la relazione, non ne siamo assolutamente soddisfatti: troppo sintetica in confronto alla enorme mole di materiale che ci è stato fornito sia dagli enti pubblici interpellati che dai privati – spiega Di Vito – Documentazione che meritava una più ampia e accurata attenzione, invece la relazione iniziale è sostanzialmente diventata quella finale. Eppure SìAmoLucca ha presentato integrazioni e osservazioni di 30 pagine, non prese in considerazione. Ricordiamo che il condotto pubblico è un canale artificiale lungo 14 chilometri che inizia a Ponte a Moriano, attraversa il centro storico e sbocca nel fiume Ozzeri, presentando molteplici criticità dovevano essere evidenziate”.
Aggiunge il consigliere comunale della lista civica: “Proporremo a breve una commissione consiliare dedicata esclusivamente alle problematiche del condotto pubblico. Non si può comunque dire che la commissione abbia lavorato male, e l’impegno della presidente Angelini c’è stato – sottolinea Di Vito – Ciò che è mancato è l’accoglimento delle osservazioni e il sottoporre ad esame preliminare argomenti ritenuti di particolare rilevanza e complessità, e perciò meritevoli di approfondimento, di ricerca, di studio. E proprio perché riteniamo riduttivo imputare le responsabilità solamente ad una mancata manutenzione del Condotto pubblico negli ultimi anni riteniamo che la responsabilità sia ad andare a ricercare su tutti coloro che sono gli attori del progetto delle centraline. La soluzione c’è: creare una commissione consiliare permanente legata alle problematiche provocate dal canale, monitorando costantemente la situazione, approfondendo le responsabilità e suggerendo provvedimenti per evitare gravi problemi in futuro. Nonché consentire una costante audizione dei cittadini e una periodica informazione sui fatti“.