Lucca 2032, cinque pilastri nel programma verso le prossime elezioni amministrative






Presentazione ufficiale al Pinturicchio con il candidato sindaco in pectore Mario Pardini e i consiglieri Torrini e Consani: si punta su innovazione, cultura, mobilità, sociale e formazione
“Io ci sono, c’è bisogno di metterci la faccia e io ce la metto per primo”. Dopo otto mesi dalla costituzione dell’associazione Lucca 2032, il suo leader, Mario Pardini scioglie le riserve e si candida per le amministrative di quest’anno a sindaco di Lucca. Stamani (1 febbraio) nella sala della Cultura del Pinturicchio, è stato dato il via ufficialmente al percorso in direzione delle prossime elezioni e il candidato sindaco, anche se non viene detto ufficialmente, avrà proprio il nome di Mario Pardini.
In questi otto-nove mesi il percorso di Mario Pardini è stato ricco di ostacoli. Il suo nome era stato indicato come il candidato preferito dai lucchesi, in un sondaggio della scorsa primavera. Nel frattempo però “di acqua sotto i ponti ne è passata” e dopo la delusione al tavolo del centrodestra lucchese, dove secondo Lucca 2032 si è parlato di nomi e non di contenuti, si arriva finalmente a sciogliere i dubbi.
Stamani Mario Pardini era affiancato dai due consiglieri di opposizione che fin da subito hanno sposato il suo progetto, Enrico Torrini e Cristina Consani. Ma non sono i soli esponenti politici interessati alle parole di Mario, tra le persone presenti anche il consigliere di Fratelli d’Italia Nicola Buchignani, gli ex consiglieri Lido Fava, Marco Andreoni e Gianpaolo Marchi.
“Quando è nata Lucca 2032, otto mesi fa noi ci si chiese se ci fosse bisogno di un nuovo spazio nel panorama politica della nostra città – dice Mario Pardini -. La nostra risposta è stata affermativa perché, da quello che abbiamo visto, manca è una visione a lungo termine e una programmazione della città. Manca una discussione sui contenuti e non sono mai stati ascoltati a dovere i cittadini, noi per prima cosa con Lucca 2032 abbiamo voluto essere al loro fianco e prima di essere qui oggi, abbiamo voluto raccogliere le loro opinioni e consigli”.
Lo spettro da combattere alle prossime elezioni secondo Mario Pardini, è l’astensionismo e sarà una sfida riuscire a riportare alle urne anche coloro che sono rimasti sfiduciati dalla politica, senza scomodare proposte populiste. “Le persone non hanno più fiducia nella politica e questo si traduce in un enorme astensionismo alle elezioni – prosegue il candidato sindaco per Lucca 2032 -. Proprio per questo abbiamo cercato, per prima cosa, di stare vicino ai cittadini e capire quali sono i disagi reali che subiscono e quali sono i modi di intervento per risolverli. Abbiamo cercato di ricreare quella fiducia che si era persa in molti anni di mal governo”.
A fargli eco è la consigliera Cristina Consani: “Abbiamo analizzato le ultime tornate elettorali e abbiamo notato nel tempo una progressiva diminuzione delle persone che si recano a votare. I dati parlano chiaro già da tempo, c’è stata una progressiva ma inarrestabile fuga dal voto dei cittadini che non può essere che il risultato di una disaffezione per la politica della propria città. Ecco, secondo noi, la spinta propulsiva per un cambio di tendenza e un riavvicinamento del cittadino verso la politica deve essere stimolata dai cittadini stessi che in un moto d’orgoglio possono anche indicare loro stessi la strada ai partiti”.
Secondo Mario Pardini il processo di raccolta delle opinioni dei cittadini è stata la base per realizzare il programma di Lucca 2032: “Abbiamo elaborato alcune delle materie in cui il cittadino si aspetta delle risposte da un’amministrazione comunale, la sicurezza, il decoro e il lavoro. Da questi abbiamo individuato cinque pilastri che secondo noi, saranno indispensabili per il futuro della città: Innovazione, cultura, mobilità, sociale e formazione. Questi argomenti sono collegati fra di loro, voglio fare un esempio, da una manifestazione culturale si può avere un riscontro di pubblico e di turismo, le politiche dovranno essere volte a far si che le persone tornino a Lucca. Chiaramente il turismo è influenzato dal decoro urbano, ma anche la mobilità è importante se si vuol far si che la città diventi un punto di riferimento in Toscana, il turismo a sua volta crea opportunità di lavoro”.
Molti gli spunti di discussione quindi, ma anche un’apertura verso chiunque si ritrovi a condividere le idee di Lucca 2032.
“ Siamo aperti al dialogo con chiunque si trovi a condividere le nostre idee e voglia partecipare – dopo la delusione al tavolo del centrodestra, che ancora non ha scelto il candidato di bandiera, Mario Pardini e il suo gruppo hanno deciso di guardarsi intorno, ma facendo prima un ufficiale passo in avanti. C’è anche chi chiede cosa succederebbe se Del Ghingaro decidesse di scendere in campo per le amministrative lucchesi -. “Per quello che sappiamo, oggi Del Ghingaro è sindaco di Viareggio e sta lavorando bene. Ieri è uscita la notizia, Viareggio capitale della cultura. Il giorno in cui deciderà di lasciare Viareggio per Lucca, noi come abbiamo detto, senza preclusione ci sederemo al tavolo e valuteremo il progetto”.
Difficilmente però, se Giorgio Del Ghingaro decidesse di scendere in campo alle amministrative lucchesi si può credere che non abbia intenzione di farlo da candidato sindaco. Mario Pardini sorride, ma non crede molto a questa ipotesi: “Per adesso è sindaco di Viareggio, non credo che queste voci trovino conferma”.
“Io credo che il candidato sindaco di Lucca debba essere una persona trasversale e le ultime elezioni mi pare lo abbiano dimostrato – dichiara il consigliere Enrico Torrini – Il sindaco deve essere apprezzato trasversalmente, Lucca è sempre stata considerata nella storia democristiana e ha un elettorato esigente e ci vuole una figura come Mario Pardini, che possa mettere d’accordo entrambi gli schieramenti”.
Indubbiamente, ciò che preme è sottolineare la distanza con le politiche dell’attuale amministrazione: “Noi cerchiamo di dare una risposta che non danno i partiti classici, che hanno una serie di complicazioni e beghe interne in uno schieramento. Dall’altra parte abbiamo un’amministrazione durata dieci anni, che non ha dato le risposte che la città attendeva. Quindi c’è bisogno di collocarci in uno spazio in cui si parla di progetti, progettualità, idee e visione che non sia uno slogan politico ma che abbia un contenuto – conclude Pardini – Detto questo, non abbiamo preclusioni, siamo disponibili ad ascoltare chiunque, la nostra azione si pone agli antitesi dell’attuale amministrazione ma indipendentemente siamo disposti a parlare con tutti di contenuti”.