Licenziamenti alla Latte San Ginese, il Partito Comunista: “Intervenga il governo”

4 febbraio 2022 | 08:37
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Licenziamenti alla Latte San Ginese, il Partito Comunista: “Intervenga il governo”

Per la sezione Lucca e Valdiserchio la soluzione è una norma che limiti le delocalizzazioni di aziende

“Ciò che sta accadendo alla latteria ex San Ginese è di una gravità assoluta per le modalità di disimpegno della nuova proprietà, la sarda Arborea 3A. Quest’ultima, al rilevamento del fallimento della Caplac avvenuto nel 2018, si impegnò a mantenere l’occupazione e la lavorazione di un prodotto di qualità del territorio. Ora la verità è venuta a galla: l’interesse era solo l’acquisto di un marchio conosciuto ed apprezzato e, improvvisamente, 26 famiglie sono state scaricate brutalmente”. Così interviene sul tema il Partito Comunista Italiano – Sezione Lucca e Valdiserchio.

“Purtroppo questa crisi aziendale – dice il partito – è l’ennesima che va a sommarsi a tante altre che hanno come denominatore comune l’acquisizione del marchio e/o la delocalizzazione delle attività senza che le comunità locali, le pubbliche amministrazioni o il governo possano opporsi in modo determinante. A farne le spese sono sempre i più deboli, i lavoratori, che dopo anni di dedizione e acquisizione di professionalità, si trovano senza un futuro. Apprezziamo il pronunciamento  delle amministrazioni pubbliche a favore dei lavoratori coinvolti; occorre però essere consapevoli che le stesse forze politiche che governano le amministrazioni locali sono presenti, e non da poco, al governo della nazione e finora non sono intervenute sufficientemente per contrastare la delocalizzazione o l’acquisizione di un marchio per meri interessi di lucro. Da parte di molti politici si invocano, ogni volta, leggi e normative nuove, in grado di porre un argine a speculazioni di questo tipo, dove alcune aziende ottengono aiuti e facilitazioni pubbliche, allo scopo di mantenere determinati insediamenti produttivi sul territorio e poi se ne vanno per il loro tornaconto economico”.

“Il Partito Comunista Italiano – conclude la nota – da sempre vicino alla classe lavoratrice e contro ogni forma di delocalizzazione,  si schiera con i lavoratori in lotta e chiede a tutti ed in particolare al governo nazionale di intervenire per risolvere questa anomalia. Chiedere solo l’attivazione del tavolo di crisi o dare la solidarietà non basta. La politica seria ed incisiva deve essere lungimirante prevenendo i problemi e non limitarsi a piangere sul… latte versato”.