Santini-Raspini, il consigliere impugna l’ordinanza di risarcimento danni

16 febbraio 2022 | 20:03
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Santini-Raspini, il consigliere impugna l’ordinanza di risarcimento danni
Santini-Raspini, il consigliere impugna l’ordinanza di risarcimento danni
Santini-Raspini, il consigliere impugna l’ordinanza di risarcimento danni

Il leader di SìAmo Lucca: “Le mie frasi che non erano offensive dell’onore e della reputazione dell’assessore, ma rientravano nella normale dialettica politica”

“Raspini ha un addetto stampa personale, lo stesso della Fondazione Crl”. Queste le parole pronunciate lo scorso giovedì 20 gennaio in una videointervista dal consigliere comunale Remo Santini, che dopo un mese dal fatto ha impugnato, dinanzi alla corte d’appello di Firenze, l’ordinanza del tribunale di Lucca in merito alla causa civile che gli è stata intentata dall’assessore Francesco Raspini.

“Lo avevamo annunciato, e coerentemente oggi abbiamo notificato l’atto – commenta l’avvocato Lorenzo Natali – perché riteniamo che nell’ordinanza non sia stato valutato il diritto di critica politica così come garantito dalla costituzione (articolo 21) e anche dalla convenzioni internazionali”. 

“Un’azione a cui siamo stati costretti affinché venga riconosciuto il diritto della difesa di libertà di espressione e di pensiero. L’ordinanza del tribunale, oltre a non essere condivisibile, ha valutato erroneamente le mie frasi che non erano offensive dell’onore e della reputazione dell’assessore – spiega Santini – ma rientravano nella normale dialettica tra opposizione e maggioranza, come tutti hanno potuto facilmente valutare. Ribadisco ancora una volta che, contrariamente a quanto è stato fatto intendere strumentalmente e scorrettamente, nei miei confronti non vi è stata alcuna condanna per il reato di diffamazione, trattandosi invece di una pretestuosa causa civile di risarcimento danni da illecito civile”.

“E’ evidente che la causa intentata da Raspini era un monito e un bavaglio per gli oppositori. È un modo di fare politica che assolutamente non condividiamo” conclude il leader di SìAmo Lucca.