Italia Viva Lucca: “Bisogna restituire dignità ai paesi e ai quartieri”

17 febbraio 2022 | 08:30
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Italia Viva Lucca: “Bisogna restituire dignità ai paesi e ai quartieri”

Il programma elettorale del partito lucchese in esclusiva su Lucca in Diretta. Fra le proposte i referenti del territorio e le schede delle necessità

Restituire dignità ai paesi e ai quartieri. Parla di questo la tredicesima scheda del programma elettorale di Italia Viva Lucca. La presentiamo, come al solito in esclusiva su Lucca in Diretta.

Il Comune di Lucca ha circa 90mila abitanti, il centro racchiuso dalle Mura circa 9 mila.
La stragrande maggioranza dei lucchesi è residente nei grandi quartieri periferici ma anche nei molti paesi storici, nelle sei miglia della Antica Repubblica Lucchese.
Differenti sono i problemi di chi abita nei quartieri, a volte poco più che dormitori, come quelli senza storicità cresciuti vertiginosamente negli anni del boom economico come Sant’Anna e San Vito, dai problemi dei Paesi più distanti dal centro, che hanno man mano perso attività economiche, sociali, ricreative proprie, perché abbandonati a sé stessi, soprattutto nell’ultima gestione Tambellini.
Come Italia Viva presentiamo qui i problemi comuni più importanti che vediamo essere davanti ai residenti dei Paesi e dei Quartieri, per poi entrare nello specifico di ogni singolo Paese e quartiere, in schede programmatiche personalizzate.
Ugualmente qui diamo le nostre risposte ai problemi comuni e le nostre proposte generali, per dare più avanti risposte e proposte, Paese per Paese, Quartiere per Quartiere.
Problemi comuni ai Paesi e ai Quartieri del Comune di Lucca:
·      Molti di loro hanno il problema dei trasporti, per il centro, per i luoghi di lavoro, per lo svago.
·      In molti sono state chiuse le attività commerciali locali, di prima necessità, per cui occorre sposarsi per servirsene.
·      La chiusura delle attività primarie nei Paesi, Bar, Trattorie, Panetterie, Alimentari, oltre che disagi di spostamento, hanno ridotto la sicurezza nei paesi stessi. Un Bar, una trattoria aperta la sera è fonte di tranquillità e vigilanza.
·      La mancanza di strutture sportive valide, all’aperto e al chiuso, oltre i soliti problemi degli spostamenti creano disaffezione dei giovani alla vita del Paese e contribuiscono alla perdita delle loro radici.
·      La mancanza di attenzione da parte del Comune, per la sorveglianza, la manutenzione, i trasporti hanno accelerato la perdita di identità e la voglia di estraniarsi dalla vita sociale.
·      I Grandi Quartieri, vicini alla città: Sant’Anna, San Donato, San Concordio, Giannotti, San Marco, San Vito, San Filippo, Arancio, spesso solo dormitori. Hanno problemi ancor più grandi e diversificati da quelli dei Paesi, ma anche diversi fra loro, fra i quartieri dove i grandi condomini accentrano la residenza a quella più diluita, sul territorio, in villette e superstiti antiche corti. I problemi di questi quartieri sono enormi, certamente più complicati da affrontare e soprattutto in maniera diversificata fra loro.
·      La perdita delle forme di partecipazione alle scelte locali, dovute si alla legge, ma non adeguatamente sostituite, dalla Giunta Tambellini, con altre forme di attenzione e coinvolgimento su problemi locali e sulle soluzioni da dare, ha peggiorato la situazione in ogni Paese.
Italia Viva ritiene prioritario tornare a dare ascolto e parola ai Paesi e i Quartieri attraverso la sostituzione degli aboliti consigli di circoscrizione con una figura sul territorio, di fiducia del Sindaco e delle popolazioni locali.
Per questo propone: I Referenti del Territorio e le Schede delle necessità.
Referenti del Territorio: Il nuovo Sindaco, che contribuiremo ad eleggere, dovrà nominare per ogni paese, frazione e quartiere, un suo Referente.
Una persona di sua fiducia, che sia i suoi orecchi e i suoi occhi su quel territorio.
Una figura conosciuta e apprezzata localmente, che voglia svolgere questa sua funzione di Referente del Sindaco, a titolo completamente gratuito, per solo spirito di servizio ai suoi concittadini.
I Referenti del Territorio, si rapporteranno al Sindaco, ma anche agli Assessori per segnalare i problemi più urgenti, le mancanze del proprio territorio, mantenendo rapporti costanti con i propri concittadini.
Essere Referente di un territorio dovrà essere un titolo di merito e di rispetto.
Le Schede delle necessità. Per ogni paese, frazione e quartiere, dovrà essere compilata ogni anno, con l’aiuto dei Referenti e delle Associazioni locali, una Scheda dei problemi aperti e delle cose da fare su quel territorio.
Questa Scheda dovrà essere aggiornata e approvata ogni anno da una assemblea degli abitanti della zona appositamente convocata, che potrà anche modificarla e indicare le priorità più urgenti.
Italia Viva propone altresì che la nuova amministrazione intervenga anche sull’Associazionismo e sulle Parrocchie.
Associazionismo: Prioritario sarà intervenire a sostegno di quelle Associazioni e Comitati che già agiscono nelle frazioni o nei paesi per la propria collettività o aiutare a farne sorgere altri.
Dare un sostegno a queste attività di volontariato, persone che conoscono bene i problemi e le soluzioni per migliorare il proprio territorio vuol dire spendere meno e agire più velocemente per la soluzione.
Pensiamo al Comitato paesano di Aquilea, del Piaggione, al Comitato del Castello di Nozzano, ai Gruppi Frates dei donatori di sangue, al Comitato del Quartiere Giardino, ai Comitati per le Sagre, e di molti altri ancora.
Deve essere fatto un censimento di questi Comitati e Gruppi, per conoscerli meglio e prevedere una serie di misure a sostegno di queste associazioni, gruppi, fraternite, per aiutarle nella loro attività.
Parrocchie: siamo Laici ma riteniamo che la funzione sociale e di sensibilizzazione dei problemi del territorio trovino grande riscontro e possibilità di intervento anche nelle Parrocchie del territorio, soprattutto in quelle dei paesi.
Rapportarsi con queste Parrocchie vuol dire approfondire e conoscere meglio le reali esigenze del territorio e di aiuto ad intervenire per risolvere i problemi, soprattutto dei più deboli e dei più indifesi.