Elezioni 2022, regna ancora l’incertezza sui candidati. Settimane decisive per la griglia di partenza in vista del voto

Solo in due hanno già la certezza di correre per Palazzo Orsetti. Incombe su tutti gli equilibri l’incognita Del Ghingaro
Elezioni 2022, non si sblocca l’impasse nel centrodestra e l’incertezza sembra ancora regnare sovrana. Ma sembra delinearsi almeno il panorama di quelli che saranno gli sfidanti alla amministrative di primavera, che si dovrebbe tenere, secondo le ultime indiscrezioni, il weekend del 28 e 29 maggio e comunque in una data diversa rispetto a quella dei referendum approvati mercoledì (16 febbraio) dalla Corte Costituzionale sul tema della giustizia dopo la campagna di raccolta firme di radicali e Lega. Un ingorgo di appuntamenti che, Covid permettendo, faranno sì che la primavera-estate siano ricchi di scontri elettorali su temi di rilevanza locale e nazionale.
Ad oggi la domanda che ricorre è chi sarà in pista per l’appuntamento. Al momento sono due i nomi sicuri: l’assessore ai lavori pubblici Francesco Raspini, che ha vinto le primarie di coalizione di Pd e alleanti e l’architetto Elvio Cecchini in rappresentanza di Lista Civile, la realtà nata dall’associazionismo riunitosi in polemica al progetto dell’amministrazione per la manifattura sud.
Per il resto la sensazione è di frammentazione e, soprattutto, di attesa. Il centrodestra, al momento, dopo il tentativo di risolvere l’impasse con un sondaggio viaggia per continui rinvii del tavolo. Al momento l’unico nome rimasto valido per una candidatura a sindaco sembrerebbe quello del leader di SiAmo Lucca, Remo Santini. Anche gli ultimi incontri sembrerebbero condurre verso questa ipotesi, anche se sono al vaglio degli alleati anche le candidature alternative, comprese quelle sondate da Winpoll. L’impressione è che se si trova la quadra per alcune altre realtà in cui si va al voto a livello regionale e provinciale potrebbe arrivare la richiesta a Santini di candidarsi per la coalizione di centrodestra, con la speranza che le settimane di attesa non abbiamo raffreddato il capogruppo di opposizione nella volontà di tentare il bis per la corsa a Palazzo Orsetti dopo la sconfitta di misura di cinque anni fa.
Sarà della partita, poi, Lucca 2032 (che ieri sera ha riunito gli stati generali) con Mario Pardini, ma non è chiaro se riuscirà a riunire intorno a sé il famigerato terzo polo che è obiettivo di molti. Ci saranno, poi, almeno altri due candidati di espressione civica e un candidato del polo di sinistra ecologista.
Resta ancora un’incognita, una scelta attesa da tutti i candidati, presenti e futuri. Quella di una possibile discesa in campo sotto le bandiere di una coalizione civica sostenuta anche da Italia Viva e Azione, rappresentati a Lucca da Alberto Baccini, ex sindaco di Porcari, e Marco Remaschi, sindaco di Coreglia, dell’attuale sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro. L’impressione è che lo scioglimento delle riserve, se arriverà, sarà proprio a ridosso del rush finale per la presentazione di candidature e liste. Una mossa che sbaraglierebbe tutti gli equilibri esistenti e che il recente sondaggio commissionato dal centrodestra sembrerebbe, in qualche modo, rendere ancora più probabile. Così come ad agevolare la scelta c’è anche l’incertezza che spacca il centrodestra e che potrebbe attrarre verso Del Ghingaro anche parte dell’elettorato moderato di quell’area, in particolare quello di Forza Italia vicino al senatore Massimo Mallegni.
Le ultime due settimane del mese di febbraio appaiono quelle potenzialmente decisive per far diradare i primi dubbi. Ma la strada verso maggio-giugno è davvero ancora molto lunga e ricca di possibili sorprese.