Raspini dopo il lancio della campagna elettorale: “Ben venga ogni candidatura, non ci spaventa nessun confronto”

L’attuale assessore ai lavori pubblici e candidato per Palazzo Orsetti: “Lucca sta crescendo ed è pronta a ripartire dopo la pandemia”
Fra i candidati a sindaco per le prossime amministrative Francesco Raspini, attuale assessore ai lavori pubblici, è quello che ha rotto gli indugi per primo. È in pista già da novembre, fra primarie di coalizione e campagna elettorale vera e propria, avviata con un appuntamento a Ponte a Moriano.
È iniziata dieci giorni fa ufficialmente la campagna elettorale per le amministrative 2022. Quali sono le sensazioni in questa prima parte della ‘corsa’?
“Sensazioni di grande entusiasmo, partecipazione e unità. Quella che sta crescendo giorno dopo giorno è una vera e propria onda positiva di persone, idee, proposte, voglia di esserci e mettersi in gioco. La coalizione è unita e compatta e questo lo si è visto anche il 5 febbraio in piazza a Ponte a Moriano. Poi di nuovo in queste settimane con un’adesione incredibile da parte dei cittadini ai tavoli programmatici (siamo già a oltre 250 persone) e ancora nell’entusiasmo che ritrovo nelle persone che si stanno mettendo a disposizione per organizzare la campagna elettorale”.
Cosa le ha dato più fastidio in questo inizio di campagna elettorale?
“Niente. Il gruppo che si è creato e che si sta creando è molto trasversale, ma legato da un filo-conduttore che ritrovo in ogni persona: l’entusiasmo e la voglia reale di mettersi al servizio della città e di costruire un programma e una proposta che parli a tutto il territorio. Non contro qualcuno o qualcosa, ma per Lucca e per la nostra bella comunità”.
Come riesce per ora a conciliare le tante sollecitazioni come assessore con deleghe importanti all’attività più propriamente politica?
“Non è facile, ma ho al mio fianco tante persone che mi sostengono, mi accompagnano e mi supportano. È un lavoro corale che vorrei crescesse ancora. Sto chiaramente continuando a seguire il mio assessorato, quello dei lavori pubblici, che è cruciale in questo momento, visti anche i tanti bandi del Pnrr in arrivo. Sarò quello di sempre: l’assessore che risponde alle email e al telefono, che ascolta, che risolve i problemi e che cerca sempre di trovare soluzioni, nel modo più concreto, efficace e rapido possibile”.
Si fa tanto parlare di candidature di altre aree, dal terzo polo al centrodestra, ma per ora non c’è nulla di ufficiale? Cosa ne pensa dei suoi potenziali avversari? C’è qualcuno che teme in particolar modo?
“Quali sarebbero i candidati del terzo polo o del centrodestra? Al momento vedo molta confusione e tanti tatticismi. E questa non è una buona notizia. Prima il centrodestra troverà un candidato e prima potremo confrontarci su programmi e idee per la città. E sarà senz’altro un bene per le cittadine e i cittadini di Lucca. Stesso discorso per l’eventuale terzo polo. Non so se mai diventerà una realtà, ma la cosa non mi preoccupa. Anzi, se vogliamo fare nomi e cognomi, ben venga che i vari nomi che rimbalzano sulla stampa da mesi, compreso Giorgio Del Ghingaro, presentino la loro candidatura. Almeno taceranno quelli che non hanno nessuna idea per Lucca, salvo invocare il loro arrivo con la ripetitività di una stanca litania. Su idee, programmi, sogni e concrete prospettive di sviluppo non ci spaventa nessun confronto”.
Su che terreno intenderebbe sconfiggere un ipotetico terzo polo e il centrodestra nel Comune di Lucca?
“Innanzitutto dicendo la verità ai cittadini sui punti di forza e sulle criticità della nostra città e sulle idee e le proposte per crescere e migliorare. E allo stesso tempo rifiutando nettamente la narrazione che alcune forze politiche e alcuni personaggi vorrebbero fare di Lucca, la nostra città, dipingendola come una specie di periferia del terzo mondo solo per coprire la carenza di idee. Ci sono tante cose da migliorare o su cui aggiustare il tiro ma Lucca sta crescendo ed è pronta a ripartire dopo la fase pandemica. Abbiamo tanti progetti da portare a termine che proprio in queste settimane stanno entrando in fase esecutiva anche grazie ai bandi del Pnrr. Penso al Carmine, di cui presto conosceremo il futuro concessionario, alla Palestra Bacchettoni e a quella di San Lorenzo a Vaccoli, il cui progetto definitivo è pronto per essere appaltato, all’asse suburbano e al terminal bus alla stazione, due rivoluzioni copernicane nel sistema cittadino della mobilità. Non sono “chiacchiere”. Sono progetti finanziati, recepiti dagli atti di programmazione dell’ente e alla cui attuazione cui si sta lavorando alacremente. E poi, mi permetto, di aggiungere, dimostrando attenzione alle piccole cose, alla quotidianità della vita nei quartieri nei quali vanno riportati servizi e spazi di socialità. Di idee a progetti ne abbiamo a bizzeffe e in questi mesi ci faremo in quattro per raccontarli frazione per frazione e casa per casa”.
Come pensa di allargare la coalizione che già la sostiene? Che incontri si sono tenuti o ci sono in cantiere nelle prossime settimane?
“Come ho detto dal primo momento, l’obiettivo è allargare ulteriormente la coalizione in tutte le direzioni possibili su principi e basi programmatiche comuni a tutti. Al centro ci deve essere il futuro di Lucca, la possibilità concreta di far compiere alla nostra città passi avanti per proiettarla nel domani che merita, senza lasciare indietro nessuno”.
Qual è la parola d’ordine della campagna a sindaco di Francesco Raspini?
“Più che una parola d’ordine è una frase, un concetto: Lucca, una città in cui restare. Capace di far crescere qui i propri cittadini e di attrarre qui nuovi investimenti, nuovi residenti, nuove idee. Questo significa dare attenzione alle periferie e alle persone, sviluppare servizi di prossimità, guardare la nostra comunità con gli occhi di chi è più fragile, costruire un territorio sempre più capace di dare opportunità a tutti e di diventare casa per tutti, per le persone e per le imprese”.