Centrodestra, a Camaiore la Lega sceglie Mancini. A rischio strappo anche il tavolo per il comune capoluogo

19 febbraio 2022 | 22:18
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Centrodestra, a Camaiore la Lega sceglie Mancini. A rischio strappo anche il tavolo per il comune capoluogo

Ancora una giornata frenetica di trattative che restituisce un quadro di incertezza nella coalizione: per molti adesso si profila un ‘Massarosa-bis’

C’è l’ombra di un Massarosa bis sulle prossime elezioni amministrative nell’area di centrodestra. 

Dopo la frenetica giornata di oggi, infatti l‘unità della coalizione sembra ancora di là da venire. “Colpa”, almeno secondo qualcuno, della decisione della Lega di Camaiore che ha deciso ufficialmente e all’unanimità di appoggiare il candidato di Forza Italia, gradito anche alle liste civiche, Marcello Mancini.

Una decisione che non è piaciuta a Fratelli d’Italia che ha messo da tempo in campo, per la guida del Comune della costa, il nome della consigliera comunale uscente Claudia Bonuccelli.

Si ripete, insomma, a Camaiore quanto si è visto a Bagni di Lucca dove alla candidata di Fratelli d’Italia Annamaria Frigo è stata contrapposta un’alleanza Forza Italia – liste civiche con appello si ognuna delle due parti all’unità, che poi significa convergenza verso il proprio candidato. Peraltro con una presentazione avvenuta in contemporanea e alla stessa ora e a pochi chilometri di distanza sempre nel territorio di Bagni di Lucca.

L’eco di queste schermaglie potrebbe travolgere anche il tavolo di centrodestra a Lucca nel comune capoluogo, che è ancora arenato sulla scelta dei possibili candidati fra le ipotesi Remo Santini, Ilaria De Bianco e Luca Leone. Il sondaggio ha restituito al tavolo della coalizioni risultati confortanti: i partiti del centrodestra a Lucca, infatti, insieme andrebbero come percentuale davanti a quelli del centrosinistra e delle altre coalizioni ipotizzabili allo stato dell’arte. Ma il nodo è il nome che dovrà affrontare la sfida con gli altri candidati, considerando che, anche grazie al voto disgiunto, la preferenza ai partiti può differenziarsi anche notevolmente da quello del sindaco, come esperienza insegna.

La ‘rottura’ in altri territori e tavoli della provincia con Fratelli d’Italia potrebbe rendere ancora più difficile questo cammino. Tanto che non sarebbe neanche escluso che il partito della Meloni abbandoni momentaneamente i ‘tavoli’ delle trattative dopo lo strappo camaiorese.

Resta il fatto che a circa tre mesi e mezzo dal voto, sempre che lo stesso non slitti per decisione governativa a settembre, il centrodestra non ha sciolto i nodi delle proprie candidature, fra impasse e veti incrociati né a Lucca, né in Mediavalle né in Versilia. E nei corridoi della coalizione si inizia a vociferare che l’esperienza del recente passato, leggasi Massarosa, davvero non ha insegnato a commetere gli stessi errori.