Turismo, Zucconi (Fdi): “Servono regole chiare per non frenare la ripartenza del settore”

21 febbraio 2022 | 14:58
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Turismo, Zucconi (Fdi): “Servono regole chiare per non frenare la ripartenza del settore”

Per l’onorevole di Fratelli d’Italia “le regole in Italia sono contraddittorie e cambiano ogni settimana, fungendo da deterrente alle prenotazioni”

“Il settore turistico-alberghiero, come sappiamo, è stato uno dei più colpiti dalla crisi economica dovuta all’emergenza sanitaria, basti pensare che nel 2021 hanno chiuso in Italia ben 4116 imprese ricettive. Adesso che pian piano possiamo tornare alla normalità, con la curva dei contagi in ribasso e la voglia di tornare a viaggiare supportata dalla vaccinazione di massa, ecco che ci si mette il governo a frenare la ripartenza del settore“. La pensa così l’onorevole di Fratelli d’Italia, Riccardo Zucconi.

Le regole anti contagio in Italia – spiega – sono infatti spesso contraddittorie e cambiano di settimana in settimana: una instabilità che porta il turista a scegliere altre mete. Non ci stupiamo quindi se Spagna, Grecia e Francia hanno già fatto il pieno di prenotazioni per il periodo di Pasqua, mentre noi annaspiamo in un mare di disposizioni incerte e decreti che cambiano di continuo; lentezza e incertezza che scoraggerebbero anche il più intraprendente dei viaggiatori”.

“Concentriamoci piuttosto su poche regole – copnclude Zucconi – togliendo ad esempio l’obbligo di tampone per i cittadini europei che hanno completato la seconda dose da più di sei mesi: una disposizione che esiste solo da noi e che sicuramente è un deterrente per sceglierci come meta turistica. Giochiamo d’anticipo: chi prenota le vacanza lo fa per tempo e noi dobbiamo stare al passo, non arrivare sempre dopo la banda. Insomma, in questo momento delicato chiediamo al governo più chiarezza nelle disposizioni e soprattutto più velocità nelle scelte: non vogliamo che passi il concetto che venire da noi è difficoltoso e soprattutto pericoloso altrimenti finiamo per essere il Bel Paese da guardare sì, ma da lontano”.