Ucraina, Baronti: “Bisogna spegnere l’incendio, non alimentarlo con il riarmo”

2 marzo 2022 | 11:13
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Ucraina, Baronti: “Bisogna spegnere l’incendio, non alimentarlo con il riarmo”

L’ex assessore regionale: “Quando si vuole la pace è indispensabile trattare con il nemico”

“Bisogna spegnere l’incendio, non alimentarlo aumentando a dismisura le spese per il riarmo”. Così l’ex assessore regionale Eugenio Baronti commenta le reazioni del parlamento alla guerra in Ucraina, definendosi “una voce fuori dal coro”.

“Così fan tutti e allora lo faccio anch’io, questo è un ragionamento che abbiamo sentito fare tante volte, godeva di un certo successo negli anni ’90 di fronte ad una corruzione endemica, per difendersi, alcuni dicevano: ho rubato anch’io perché tanto rubano tutti, come se questo fosse una giustificazione onorevole e accettabile – spiega Baronti -. Sta succedendo lo stesso adesso, nel desolante scenario europeo, si è scatenata la gara al riarmo e a chi fornisce più armi, anche micidiali, all’Ucraina: lo fanno tutti, noi non possiamo stare a guardare, dobbiamo farlo anche noi. Parlamentari e uomini di governo che hanno giurato sulla nostra Costituzione, ne calpestano uno degli articoli più belli ed importanti, l’art. 11 che ripudia la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali. Questo parlamento, dove pochissime e coraggiose voci fuori dal coro, sono completamente cancellate, dove tutti votano, parlano ed agiscono per una escalation della guerra, riempiendosi ipocritamente la bocca di parole di pace, non mi rappresenta per nulla”.

“Il Parlamento vota per soffiare sul fuoco, mentre un Papa, la prima cosa che fa, esce e si reca a parlare di persona con l’ambasciatore Russo, perché quando si vuole la pace è indispensabile trattare con il nemico, anche se questo si è macchiato di un crimine ingiustificabile ed orribile come quello di invadere un altro paese sovrano e di bombardare le sue città massacrando persone inermi – va avanti Baronti -. Ma noi ormai siamo abituati, anzi assuefatti, abbiamo raso al suolo le città della Jugoslavia dando fiato e armi ai peggiori nazionalismi, quelle dell’Iraq, abbiamo ridotto ad un cumulo di macerie la Siria, la Libia, l’Afganistan, quando per portare la libertà e la democrazia, quando per cacciare un dittatore, quando per fare una guerra umanitaria che è l’ossimoro più stupido che mente umana possa aver mai coniato: la guerra umanitaria. Eppure questi signori sono tutti in comodi seggi in parlamento perché semplicemente continuiamo a votarli, perché, tanto così vanno le cose, tanta indignazione al momento, e poi, tutto passa e tutto si dimentica. Io non dimentico nulla, anzi sono sempre più indignato ed incazzato e questi signori non avranno mai il mio voto e quello che stanno facendo in questi giorni non lo fanno in mio nome”.

“Non c’è bisogno di fini analisti per capire che è una iniziativa sconsiderata, armare, con armi anche micidiali, un popolo che da 8 anni è impegnato in una guerra civile violenta che ha prodotto e seminato odio, risentimento, rabbia, desideri di vendetta, un popolo profondamente diviso, non solo culturalmente e politicamente, ma persino a livello religioso con chiese in profondo e storico contrasto tra loro, percorso da nazionalismi aggressivi e persino, da forze paramilitari di ispirazione nazista regolarmente inquadrate nell’esercito regolare Ucraino – prosegue ancora Baronti -. In questa vicenda la Russia, per quello che sta facendo, non ha giustificazioni e merita tutta la nostra massima condanna, ma, il buon senso ci dice che bisogna spegnere l’incendio, non alimentarlo aumentando a dismisura le spese per il riarmo, inviando convogli di armi in un paese dove nessuno può sapere che fine faranno e soprattutto come e da chi verranno utilizzate in uno scenario come quello dove tre nazionalismi uno più pericoloso e aggressivo dell’altro (quello ucraino filo occidentale, quello ucraino filo russo e quello russo), si scontrano tra loro senza esclusione di colpi”.

“Che tristezza vedere arrivare i socialdemocratici e i verdi al governo in Germania e una delle prime cose che fanno è aumentare le spese militari fino al 2% del Pil (una montagna gigantesca di soldi) come chiede da anni gli Usa, la Merckel non l’aveva mai fatto, non parlo di Biden in America per semplice pietà umana, in Italia Letta si è messo l’elmetto e in riga e si allinea, il generale Draghi promette armi e soldati, la Svizzera rompe la sua storica secolare neutralità, la Georgia e la Finlandia chiedono di entrare nella Nato e il Parlamento europeo discuterà in settimana se accogliere subito l’Ucraina in Europa e magari subito dopo nella Nato – conclude Baronti -. Ma, lorsignori sono tutti buoni e pacifisti, qualcuno anche timorato di Dio, sono razionali e realisti, lavorano per la pace, sono io che sono un inguaribile estremista antiamericano fuori posto”.