Centrodestra a Lucca, clamorosa soluzione per la candidatura a sindaco: verso l’ok a Mario Pardini

Manca solo l’ufficialità per l’investitura dell’imprenditore, ex presidente di Lucca Crea e fondatore di Lucca2032, che si era sfilato dal tavolo unitario e che alla fine avrebbe convinto tutti
Centrodestra a Lucca, si va verso una clamorosa decisione per il candidato unico di coalizione. Dopo settimane serrate di trattative a tutti i livelli, dal nazionale al locale, si sarebbe trovata nelle ultime ore la quadratura del cerchio.
E sarebbe, per come si è sviluppato il dibattito negli ultimi, mesi, una soluzione clamorosa perché vedrebbe il centrodestra convergere in maniera unitaria verso il nome di Mario Pardini, l’imprenditore già presidente di Lucca Crea, fondatore del movimento civico Lucca2032. Proprio quel Pardini che era polemicamente uscito dal tavolo del centrodestra per iniziare in solitaria la propria campagna di avvicinamento al voto.
Sarebbe lui il nome destinato ad unire le diverse anime, finora litigiose, della coalizione dopo che, progressivamente, sono venuti meno tutti i nomi dei papabili candidati. Fino all’ultimo momento si sarebbe cercato di convergere verso il capogruppo di SiAmo Lucca e già candidato sindaco, Remo Santini, ma la sua rinuncia pubblica alla candidatura di inizio settimana ha cambiato nuovamente gli equilibri. I veti incrociati (soprattutto da Fratelli d’Italia) intorno al nome di Luca Leone, la poca convinzione delle proposte dei nomi di Ilaria Del Bianco e Umberto Quiriconi, rispettivamente presidenti dei Lucchesi nel Mondo e dell’ordine dei medici della Provincia di Lucca, avrebbero fatto il resto.
Meglio, almeno secondo quello che sarebbe stato il ragionamento dei dirigenti dei partiti tradizionali, convergere verso Mario Pardini che, peraltro, faceva parte della rosa originaria dei nomi presentati al tavolo del centrodestra. Una scelta che, peraltro, potrebbe condurre anche ad un allargamento al centro della coalizione, realizzando stavolta a destra il campo largo tanto auspicato dal Pd per il centrosinistra.
La coalizione di centrodestra a questo punto potrebbe aver sciolto il nodo del nome su cui puntare per le elezioni amministrative di primavera e potrebbe così iniziare ufficialmente una campagna elettorale che, sull’altro fronte, è già in piena marcia. Il tutto sempre in attesa di possibili nuove candidature che potrebbero ulteriormente scompaginare gli equilibri, nella ricerca di quella convergenza verso il centro che sembra essere l’ambizione di molti. Oltre alle ipotesi civiche che sono già scese in campo, infatti, resta sempre in piedi l’ipotesi di un terzo polo che si potrebbe aggregare intorno all’attuale sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro.
Intorno a Pardini, comunque, sarebbe pronta una coalizione che può contare su Lega, Fratelli d’italia, Forza Italia (anche il senatore Massimo Mallegni avrebbe garantito il suo appoggio al nome di Pardini) e sicuramente sulle liste civiche SiAmo Lucca e Lucca2032. Qualche dubbio, invece, sul coinvolgimento di Difendere Lucca, che non ha mai nascosto dubbi sul nome dell’ex presidente di Lucca Crea.
Da sottolineare, comunque, che la candidatura di Mario Pardini sarebbe presentata come totalmente civica e senza una specifica connotazione di partito. Non sarebbe, cioè, un candidato targato Lega, come lungamente si è detto al momento dei suoi esordi sulla scena politica cittadina; non sarebbe il candidato di Fratelli d’Italia, che aveva deciso di puntare su Umberto Quiriconi. Sarebbe così risolta anche la questione ‘geopolitica’ che, a livello regionale, vede esprimere dal Carroccio il candidato di Carrara e dal partito di Giorgia Meloni quello di Pistoia.
L’obiettivo dell’area di centrodestra è comunque quello di riuscire a tornare competitivi nel comune capoluogo anche in vista dell’appuntamento delle elezioni politiche in programma nel 2023. Per molti sarebbe proprio Pardini l’uomo giusto per riportare il Comune al centrodestra. Per capire se avevano ragione, a questo punto, una volta incassato il sì del candidato, bisognerà attendere solo l’esito delle urne.