Elezioni 2022, ultime ore per sciogliere i nodi: Giorgio Del Ghingaro allo scontro con il Pd, niente ‘campo largo’ per Mario Pardini

23 marzo 2022 | 22:10
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Elezioni 2022, ultime ore per sciogliere i nodi: Giorgio Del Ghingaro allo scontro con il Pd, niente ‘campo largo’ per Mario Pardini

Azione, Italia Viva e + Europa decidono di attendere le scelte del sindaco di Viareggio. Entro fine settimana gli annunci ufficiali

Passano le ore, crescono le fibrillazioni. Ma sono proprio le ultime scintille prima che il panorama si stabilizzi e inizi ufficialmente la campagna elettorale per le amministrative 2022 per il Comune di Lucca. 

Di certo c’è che, comunque vada, l’attuale sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro ha raggiunto lo scopo, con i suoi post social e le sue affermazione, di portare l’intera agenda politica su di sé e sulle sue eventuali decisioni.

Dopo la giornata a colpi di meme e di post di ieri, in cui si annunciava un’imminente sbarco al di là del Quiesa, percorso inverso rispetto a quello fatto dopo essere stato per due mandati sindaco di Capannori, oggi è arrivato il colpo di scure. Una ‘mazzata’ al Partito Democratico, accusato di voler mandare al commissariamento il Comune di Viareggio dopo aver ritirato l’appoggio alla sua giunta a causa del ritiro delle deleghe alla vicesindaca Federica Maineri. Un ultimatum in piena regola quello del sindaco di Viareggio: o il Pd chiarisce la sua posizione oppure il primo cittadino si senterà libero di fare le sue scelte “da uomo libero”, compreso, anche se questo si legge solo fra le righe, il correre per vincere la corsa verso Palazzo Orsetti, con l’obiettivo proprio di battere il candidato del Pd, Francesco Raspini, nel comune capoluogo.

Un messaggio che non è passato inosservato, anche se è avuto delle reazioni di diverso segno. Se il Pd di Viareggio, infatti, ha confermato la linea di opposizione alla giunta Del Ghingaro, chiedendo certezze al primo cittadino per proseguire nell’appoggio all’esperienza di governo della città, la segretaria regionale, l’europarlamentare Simona Bonafè, ha ripreso il discorso fatto lo scorso lunedì (21 marzo) nella sede del Pd regionale a Firenze, ovvero quello della ricerca di una ricomposizione di una frattura fra il sindaco e i dem. Un percorso, però, appena cominciato e che per Bonafè non può essere interrotto con ultimatum e posizioni rigide e di chiusura al dialogo.

L’altro obiettivo, voluto o meno, raggiunto dal primo cittadino di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, è quello di provocare uno stallo nelle altre formazioni politiche in cerca di un candidato sindaco. Azione, Italia Viva e +Europa hanno deciso di attendere le decisioni di Del Ghingaro prima di ‘virare’ su un eventuale candidato alternativo, individuato nell’ex prefetto di Lucca Francesco Paolo Tronca.

Qualche titubanza la posizione a metà del guado di Del Ghingaro, che rimane comunque forte di un recente sondaggio che lo dà al 42 per cento al primo turno in caso di discesa in campo, la crea anche a Mario Pardini, reduce da un viaggio di lavoro in Argentina e che sarebbe in predicato di dire di sì al centrodestra che lo vorrebbe alla guida di una coalizione allargata verso il centro. Coalizione di cui, però, non farebbe parte, salvo cambiamenti di rotta dell’ultim’ora, quel terzo polo che ruota intorno ai partiti di Renzi e Calenda: difficile, infatti, un’alleanza con Lega e Fratelli d’Italia, partiti con cui il rapporto a livello nazionale è decisamente conflittuale.

In molti si aspettano che possa essere domani (24 marzo) la giornata delle decisioni finali. Di sicuro è il giorno in cui arriveranno altri segnali in grado di decrittare la situazione ma non ci saranno i nomi definitivi della griglia finale dei partecipanti al voto di tarda primavera (ipotesi 12 e 13 giugno).