Impegno civico: “Lavori a San Concordio? Andavano comprese le vere ragioni del dissenso”

23 marzo 2022 | 16:18
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Impegno civico: “Lavori a San Concordio? Andavano comprese le vere ragioni del dissenso”

La lista: “L’azione legale del Comune? Allontanerà ancora di più i cittadini dalla politica”

Secondo Impegno civico per Lucca la scelta del Comune di Lucca di agire civilmente nei confronti del comitato per San Concordio per lesa immagine, leso onore e reputazione avrà come conseguenza diretta “un ulteriore allontanamento dei cittadini dalla politica e dai processi partecipativi a nocumento anche delle prossime giunte che cercheranno di mettere in atto tali pratiche che, ricordiamolo, sono previste dalla legge”.

“Nel programma elettorale del sindaco Tambellini – osserva Impegno civico per Lucca – ricorrono più volte i concetti di partecipazione, di civismo e senso di appartenenza. Purtroppo a questi proclami non è seguita una spinta adeguata su eventuali metodologie da adottare per organizzare un dialogo costruttivo con la cittadinanza verso temi su cui tutti potremmo avere idee e proposte, magari divergenti, ma comunque sempre possibili oggetto di un confronto civile e costruttivo”.

“Impegno civico per Lucca si chiede se non sarebbe stato il caso di ponderare attentamente tale scelta – si legge nella nota -, considerato che il Comune ha la colpa evidente di non aver voluto o saputo pianificare dei processi partecipativi realmente efficaci e misurabili. La partecipazione si rende necessaria in quanto può contribuire a suggerire e/o a valutare soluzioni e proposte d’intervento apportando conoscenza diretta da parte di coloro che vivono il territorio e le sue criticità come nel caso dei residenti di San Concordio che hanno tra l’altro raccolto un importante numero di adesioni presentando una petizione on line. I segnali di un possibile conflitto son stati evidenti fin dall’inizio, pertanto la politica e i tecnici avrebbero dovuto comprendere le reali motivazioni del dissenso e cercare di mitigarlo dove possibile, generando varianti e alternative. Infine coinvolgendo i cittadini attraverso il processo partecipativo e la condivisione delle scelte essi si responsabilizzano e si creano know-how, capacità progettuali e programmatorie tali da mettere ciascuno in grado di svolgere il proprio ruolo all’interno della società. Sarebbe un peccato sprecare queste possibili sinergie offerte da cittadini attivi e associazioni che dopo questa evidente minaccia non saranno, plausibilmente, più disponibili a collaborare”.