Santini (SìAmo Lucca): “Tra azioni legali e intimidazioni agli avversari la giunta certifica il suo fallimento”

L’ex candidato sindaco: “Una deriva indecente che la città non si merita”
“Questo fallimentare mandato della giunta Tambellini-Raspini verrà purtroppo ricordato soprattutto per le intimidazioni a cittadini ed avversari politici con cui entrambi hanno cercato di far tacere il dissenso. Ecco perché alle elezioni di fine primavera, la città dovrà rispondere compatta voltando pagina rispetto a questo sistema combinato tra il mancato raggiungimento degli obiettivi dell’amministrazione e le azioni legali contro chi la pensa diversamente da loro, e mette in luce cosa non va”.
Remo Santini, capogruppo di SìAmoLucca e leader dell’opposizione va all’attacco. “C’è bisogno di ripercorrere la storia degli ultimi 5 anni per capire cosa è realmente accaduto e focalizzare un atteggiamento irricevibile e non degno delle istituzioni democratiche, teso solo a nascondere fallimenti e inconcludenza nell’azione di governo – sottolinea Santini -. Partiamo dall’insediamento di questa giunta, avvenuto nel 2017 dopo aver vinto per un pugno di voti in un clima di scorrettezze politiche basate, prima del ballottaggio, su una serie di menzogne, la più ridicola delle quali dipingeva una mia possibile vittoria con il rischio del ritorno al nazi-fascismo. La risicata affermazione del centrosinistra fu festeggiata con gravissime dichiarazioni del sindaco che suddivise gli elettori classificandoli in Lucca buona e di fatto in Lucca cattiva, dove quest’ultima parte rappresentava quanti avevano votato per il centrodestra. Il tutto condito dai festeggiamenti a Palazzo Orsetti con tanto di bandiera rom”.
Santini va poi avanti con la sua cronistoria. “Con il passare dei mesi è poi iniziata l’opera di delegittimazione di chi sedeva sui banchi della minoranza e studiava gli atti mettendo in difficoltà la giunta stessa, e ne so qualcosa quando qualcuno ha cercato di colpirmi sul lavoro che niente ha a che vedere con l’attività politica, anche attraverso interventi pubblici pesanti – prosegue il leader della lista civica SìAmoLucca -. Poi, come se non bastasse, sono arrivate le cause di risarcimento danni: di Raspini nei miei confronti, per affermazioni che riguardavano le mie prerogative di esponente politico (e per le quali ho depositato ricorso in Appello), di Tambellini e altri contro alcuni cittadini che sono esponenti del comitato Per San Concordio, reo di aver contestato duramente alcuni interventi nel quartiere, e a cui si chiede denaro per riparere a presunta lesione dell’onorabilità. Infine l’azione civile, anche questa con richiesta di risarcimento danni e quindi, fatta dal sindaco nei confronti del collega consigliere comunale Massimiliano Bindocci per alcune sue dichiarazioni”.
Conclude Santini: “Una deriva indecente, che Lucca non si merita e che dimostra tutta la tensione, la cattiveria e il disprezzo accumulati nei confronti di chi esprime liberamente il suo pensiero. Il pessimo inizio del mandato fa il paio quindi con una fine che peggio di così non poteva essere. Ma nessuno ci tapperà la bocca, e reagiremo con fermezza”.