Richiesta danni a Bindocci (M5S), Barsanti: “Assoluta e incondizionata solidarietà”
Il consigliere di Difendere Lucca: “La sinistra preferisce le vie legali al dibattito politico e all’assunzione delle proprie responsabilità”
Maxirichiesta di risarcimento danni al consigliere di opposizione Bindocci per un post su Facebook, prende posizione Fabio Barsanti di Difendere Lucca: “Assoluta e incondizionata solidarietà a Bindocci. La sinistra preferisce adire le vie legali rispetto al dibattito politico e all’assunzione di responsabilità per le scelte fatte. Tutto ciò è intollerabile”.
“Lucca – dichiara Barsanti – è diventata la città dove a fare opposizione coraggiosa e determinata si rischia di finire in tribunale, come dimostrano le querele contro il comitato di quartiere a San Concordio e contro il consigliere Massimiliano Bindocci. Una cosa gravissima in generale, ma ancor più preoccupante in quanto l’accusa mossa a Bindocci deriva da un semplice post su Facebook, peraltro ironico. Al consigliere dei 5 Stelle, che come il sottoscritto ha cercato, in questi cinque anni, di onorare il mandato popolare facendo sempre opposizione alla giunta Tambellini/Raspini, va la mia totale e incondizionata solidarietà”.
“Voglio ricordare, inoltre – continua il consigliere di Difendere Lucca – come questi ultimi due episodi seguano altri tre tentativi di intimidazione avuti dall’opposizione in questi cinque anni di mandato. La prima è stata la querela del consigliere Cantini contro di me, per un intervento fatto in Consiglio sulla variante di Antraccoli, tuttora in giudizio. È seguita poi la denuncia dell’assessore candidato Raspini contro Remo Santini, sulla vicenda dell’addetto stampa personale. Infine, richiesta di conciliazione, per evitare una querela per diffamazione, del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio contro il sottoscritto e i consiglieri Di Vito e Bindocci per una conferenza stampa contro il progetto Coima sulla ex Manifattura”.
“Si tratta di una preoccupante escalation da parte di una sinistra che non accetta il contraddittorio o l’assunzione di responsabilità per le posizioni impopolari che ha preso in questi anni. Da questa vicenda si evince una cosa – conclude il consigliere – chi fa opposizione dura al sistema di potere che governa su Lucca, finisce in tribunale”.